Spara alla moglie e la uccide, poi chiama i Carabinieri “Venite a prendermi”

Ha preso il fucile da caccia e le ha sparato al viso, uccidendola. Poi ha chiamato il 112 per autodenunciarsi. È la cronaca di un nuovo dramma familiare, quella che arriva da Parma e che parte da una telefonata alla centrale, arrivata poco dopo le 8,30 da via Marx. L’uomo, Giorgio Miodini, 76 anni, dalle prime informazioni ha sparato alla moglie, Silvana Bagatti,  anche lei 76enne, colpendola a morte, per poi chiamare il 112 e autodenunciarsi: «Venite, l’ho ammazzata». Un altro, l’ennesimo, dramma legato ad una storia di disperazione e malattia. L’uomo è stato arrestato. Il dramma è successo questa mattina, 15 maggio, verso le 8.30, quando – da quanto si apprende dalle primissime ricostruzioni – un uomo di 76 ha sparato alla moglie, della stessa età, utilizzando un fucile da caccia e uccidendola sul colpo in casa propria.  Sul posto, oltre ai carabinieri e al medico legale, sono arrivati gli agenti di polizia, che hanno rinvenuto il corpo della donna senza vita e il marito, anche lui ancora nell’abitazione, situata al piano terra. L’intera area davanti al palazzo, dove si sono radunati alcuni curiosi fin dalle prime ore del mattino, è stata transennata.  Alcuni residenti di via Marx, colti di sorpresa dalle sirene dei militari, dicono di non aver sentito alcun rumore di spari. «Abito qui da 50 anni, mai successa una cosa del genere: questa zona è tranquillissima» racconta una vicina di casa della coppia. «Avrá fatto qualcosa lui – aggiunge un vicino – l’ho capito subito quando ho visto tutta la polizia e i carabinieri. Era disperato, esaurito e voleva morire. Mi diceva davvero: vorrei morire. Aveva la moglie allettata da tanto tempo. Non mi ha mai parlato di armi. Faceva il taxista non so se però avesse un fucile». «È stata mia moglie a dare l’allarme al nipote – dice il signor Antonio, altro vicino di casa – l’omicida aveva detto “se dovesse succedere qualcosa chiamate mio nipote”, così stamattina vedendo tutti i carabinieri abbiamo pensato subito fosse successo qualcosa e l’abbiamo chiamato”. corriere.it