Si lancia con la macchina contro l’ex, lui resta ferito lei urla “Ancora non sei morto?”

Si è lanciata con l’auto, su cui viaggiava anche la figlia di sette anni, contro il suo ex che stava passeggiando sul marciapiede. E, dopo averlo travolto, è scesa dall’auto urlando: «Come mai non ti ho ammazzato? Come mai non sei morto». È quanto emerso dalle indagini sull’investimento del 23 marzo in via Mazzini, nel centro di Taranto. Secondo i carabinieri si è trattato di un gesto volontario: per questa ragione gli investigatori hanno sottoposto a fermo una 45enne, che avrebbe tentato di uccidere in questo modo l’uomo con il quale aveva avuto una relazione.  La donna è stata posta ai domiciliari, ma il magistrato inquirente, il sostituto procuratore di Taranto Enrico Bruschi, ha chiesto nella convalida del fermo l’applicazione della custodica cautelare in carcere. La decisione è attesa per il 25 marzo. 
È accaduto nella serata del 23 marzo, poco prima delle 19, quando i negozi erano aperti e le strade del quartiere erano molto affollate. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, la donna ha raggiunto via Mazzini e ha visto l’uomo che passeggiava sul marciapiede e parlava al telefono: a quel punto è salita sul marciapiede e ha accelerato investendolo. L’uomo è rimasto ferito (è stato giudicato guaribile in 25 giorni), mentre la donna si è allontanata a piedi con la figlia, una bambina di sette anni. Sul posto sono intervenuti i carabinieri: sono stati ascoltati alcuni testimoni, i quali hanno riferito di aver sentito la 45enne mentre inveiva contro l’uomo a terra; in un secondo momento sono state acquisite le telecamere di videosorveglianza e dall’esame delle manovre sospette dell’automobilista si è rafforzata l’ipotesi del gesto volontario. La donna dopo qualche ora si è presentata in caserma insieme al suo avvocato. corriere.it