Foibe, Meloni Tajani e Salvini a Basovizza “Chiediamo perdono per decenni di silenzio”

Prima l’annuncio della fondazione a Roma di un museo nazionale sulle Foibe, poi ile scuse a nome delle istituzioni. Giorgia Meloni lo dice chiaramente: «Siamo qui a chiedere ancora perdono a nome delle istituzioni di questa Repubblica per il colpevole silenzio che per decenni ha avvolto le vicende del nostro confine orientale e per rendere omaggio a tutti gli istriani i giuliano-dalmati per rimanere italiani decisero di lasciare tutto, case, beni, terreni per restare con l’unica cosa che i comunisti titini non potevano togliere loro e cioè l’identità». La presidente del Consiglio al Monumento nazionale di Basovizza per il Giorno del Ricordo delle vittime delle Foibe ricorda: «Nella mia vita sono stata diverse volte a Basovizza e ogni volta me sono andata con qualcosa di più nel cuore. Ti dona sempre qualcosa di prezioso. Sono venuta qui da ragazza quando lo facevano in pochi e farlo significava essere isolati. Sono tornata qui da adulta per celebrare finalmente il Giorno del Ricordo che spazzava via una volta per tutte la congiura del silenzio che per imperdonabili decenni aveva avvolto la tragedia delle foibe e il dramma dell’esodo nell’oblio e nell’indifferenza». «Torno qui oggi con qualche ruga in più e con responsabilità sulle spalle che da ragazza non avrei mai immaginato che un giorno avrei avuto. E torno per assumermi un impegno solenne e cioè fare la mia parte perché venga trasmesso ai nostri figli quel testimone del ricordo che voi con la vostra tenacia e il vostro coraggio, il vostro orgoglio avete consentito che ci venisse consegnato perché i nostri figli a loro volta lo trasmettano ai nostri nipoti affinché la memoria di ciò che è accaduto, in barba a chi avrebbe voluto nasconderlo per sempre, non svanisca invece mai», ha aggiunto Meloni. corriere.it