Ferragni, anche Pantene interrompe la collaborazione ecco le aziende che hanno lasciato l’influencer

Chiara Ferragni non sarebbe più testimonial di Pantene che l’aveva scelta nel 2014 come brand ambassador. La conferma ufficiale dalle parti non è arrivata ma la notizia della cessazione della collaborazione tra l’influencer e il brand di prodotti per i capelli era nell’aria già da qualche mese. Dopo il clamore del caso Balocco e il dietrofront di Pantene su alcuni contenuti sponsorizzati che ritraevano Ferragni, l’azienda ha annunciato la nuova testimonial 2024: la modella israeliana Havi Mond che vanta collaborazioni con Calvin Klein, Ralph Lauren, Chanel, Yves Saint Laurent. Già a marzo, in realtà, in occasione dell’evento di lancio della nuova linea di prodotti Pantene, Ferragni era risultata assente. Non figurava infatti tra i volti  della campagna promozionale del brand svizzero che vede invece in prima fila attrici e influencer come Alessandra Mastronardi, Cristiana Capotondi, Clotilde Esposito, Ginevra Ferro, Angietutorials e Rosa di Grazia.
Per Ferragni l’addio a Pantene rappresenterebbe un danno economico importante dopo anni di collaborazioni e progetti sociali tra cui Forti Insieme, il concorso per startup al femminile. Si tratterebbe dell’ennesimo contratto saltato dopo il caso Safilo, che ha annunciato in questi giorni la collaborazione con David Beckham, e Pigna che aveva affidato all’influencer la promozione di alcuni prodotti per la scuola. Dopo il Pandorogate anche Coca-Cola aveva annunciato lo stop all’utilizzo dello spot con Ferragni realizzato a dicembre 2023. 
Un fuggi fuggi generale che sta avendo un impatto sui bilanci di Fenice, la società che gestisce il marchio Chiara Ferragni. La stessa società in una nota ha recentemente precisato «di non aver riscontrato fino a metà dicembre 2023 alcuna contrazione del proprio fatturato, con la conseguenza che i dati di bilancio 2023 risentono solo in parte dell’eventuale diminuzione delle vendite». In merito al fatturato relativo all’esercizio 2024, Fenice specifica «di operare in più Paesi le cui performance sono state solo parzialmente impattate dagli eventi di dicembre ’23. Oggi, all’inizio del secondo quadrimestre 2024, la Società sta lavorando per ottenere i migliori risultati possibili entro la fine dell’anno corrente, nel medesimo spirito di sempre». Il management di Fenice starebbe operando «per una sua ulteriore espansione, tanto che alcuni nuovi importanti contratti, e nuove politiche di rafforzamento in Italia ma soprattutto all’estero sono al momento in analisi da parte del Board di Fenice».  Restano comunque alcune collaborazioni storiche. Ferragni ha un accordo di licenza quinquennale con Monnalisa per creare abbigliamento e tute per bambini a partire dalla collezione autunno 2021. Anche il gruppo Aeffe ha un accordo di licenza con Ferragni. Nel dettaglio un accordo di licenza pluriennale con Velmar, società del gruppo specializzata in intimo e costumi. Tra 2020 e 2021 sono poi state strette licenze con Swinger, per la gioielleria con Morellato, per la cartoleria con Pigna oltre che con Mofra, che si occupa di calzature e Nanan, specializzata in prodotti per l’infanzia. Diverso, invece, il discorso per Nespresso, la cui partnership è culminata con il Temporary Cafè aperto a Milano e una collezione in edizione limitata presentata a marzo 2023: la collaborazione si è conclusa, come pianificato, nel 2023 e, al momento, non sono previsti rinnovi. corriere.it