Bocciata Roma, Expo in Arabia Saudita schiaffo alla Città eterna

Sulla carta fino a martedì mattina  Roma contava su più di 50 voti: non semplici dichiarazioni di intenti, ma impegni formali assunti per iscritto dai delegati dei Paesi che avevano deciso di sostenere l’Italia, in gara con l’Arabia Saudita e la Corea del Sud per aggiudicarsi Expo 2030. Poi, a poche ore (forse minuti) dal voto qualcosa è cambiato: il bottino si è ridotto drasticamente a 17 consensi, spingendo la Capitale in coda alla classifica, terza dopo Busan (29 preferenze) e Riad (119, eletta al primo turno). Che la vittoria saudita fosse scontata si era intuito già dalle prime battute quando al Palais des Congrès d’Issy, a Parigi, i sauditi ostentavano sicurezza e riempivano il foyer al grido di «Riad, Riad». Molti, troppi i supporter dello Stato del Golfo che, malgrado fossero sprovvisti del pass riservato ai media, hanno invaso fin dal primo pomeriggio la sala stampa occupando i primi posti: una claque pronta a scandire con applausi scoscianti e grida di giubilo gli interventi degli speaker che illustravano per l’ultima volta il progetto multimiliardariocon il quale Riad ha vinto la competizione: una green city nel deserto raggiungibile in metropolitana dall’aeroporto in soli dieci minuti con una fermata diretta, one shot. Il trionfo schiacciante della città saudita si spiega con gli investimenti da record, 190 milioni per promuovere la candidatura tra maxi sponsorizzazioni e accordi commerciali stretti a ogni angolo del globo, contro i 160 milioni della Corea del Sud. Appena 30 milioni le risorse destinate dall’Italia per supportare la sfida di Expo. Una battaglia imparinella quale, per citare le parole dell’ambasciatore Giampiero Massolo, presidente del Comitato promotore di Expo, «la diplomazia transazionale e il mercantilismo» hanno prevalso sui «valori democratici, la coerenza e i contenuti progettuali». La politica tentacolare dei sauditi si è vista nella caratura dei testimonial: tra gli altri, in video hanno schierato una stella del calcio mondiale come Cristiano Ronaldo, il personaggio più seguito su Instagram, contro la terna femminile sulla quale ha puntato Roma (Trudie Styler, Sabrina Impacciatore e Bebe Vio). Nel frattempo, al quarto piano del Palais des Congrès, mentre nella sala della delegazione italiana venivano offerti spuntini frugali a base di soft drink e snack dei marchi più commerciali, i rappresentanti di Riad servivano tè in caraffe dorate e tazze di porcellana finissima, datteri su vassoi d’argento e cioccolatini. corriere.it