Abbattuti tutti i cartelli con limite 30 km all’ora, arriva Cartman

In principio è stato «Fleximan» l’ignoto che, a colpi di sega circolare, distrugge gli autovelox. Poi sono arrivati «Dossoman» e «Parkman» che hanno sbullonato i dossi stradali o distrutto le colonnine dei parchimetri. Ora tocca a «Cartman», come è già stato ribattezzato, il vandalo che nella notte tra giovedì e venerdì a Cappella Maggiore in provincia di Treviso, ha divelto 5 cartelli stradali indicanti il limite di trenta chilometri orari. Si declina in un nuovo modo il fenomeno ormai dilagante, di chi mostra così il proprio dissenso per i dispositivi che regolano la circolazione stradale. E il rischio di emulatori, visti i precedenti, è ora molto alto. Per questo il sindaco Mariarosa Barazza è perentoria: «Abbiamo già sporto denuncia e i cartelli saranno riposizionati subito. Di certo non cambieremo idea solo perché qualcuno ha deciso di buttarli giù». L’episodio si è consumato in via Cal Alta, dove i cartelli erano stati installati solo il giorno precedente. A darne notizia è stato la stessa prima cittadina con un post pubblicato nel suo profilo Facebook. Dai primi accertamenti della polizia locale, «Cartman» ha agito a bordo di un trattore falciando tutti e cinque i cartelli lungo la via. Il sindaco ha denunciato il fatto ai carabinieri che hanno avviato un’indagine. «Un gesto irresponsabile e che costituisce reato. Ma soprattutto che, ancor prima delle regole giuridiche viola quelle di civiltà». Barazza difende la scelta di ridurre il limite: «È una decisione in linea con le normative per ridurre il rischio su strade che presentano criticità». Oltre a via Cal Alta, le zone interessate dalla riduzione da 50 a 30 chilometri orari, precisa il sindaco, sono quelle nelle quali si trovano le scuole, gli impianti sportivi e alcune arterie pericolose per pedoni e ciclisti. «Si tratta di brevi tratti, centrali o secondari, non dell’intera area urbana – continua -. Abbiamo fatto diverse valutazioni sulla base di segnalazioni di pericolosità fatte dai cittadini, incidenti stradali e della conformazione delle strade troppo strette, con curve, punti pericolosi o particolarmente trafficate. Il nostro obiettivo è la sicurezza, perché abbassare la velocità riduce il rischio». Intanto in paese le opinioni si scontrano tra chi è d’accordo con l’amministrazione e chi mal sopporta i nuovi limiti. «So che qualcuno non ha gradito – conclude Barazza -, ma so anche che da tempo molti cittadini chiedevano interventi perché in alcune strade le auto sfrecciano pericolosamente ad alta velocità. Era tempo di intervenire e lo abbiamo fatto». E la polemica, inevitabilmente, si è spostata anche sui social dove se c’è chi condanna il gesto e solidarizza con l’amministrazione augurandosi che «vengano presi i responsabili e vengano resi pubblici i nomi dei malfattori» c’è chi risponde inneggiando all’ignoto vandalo: «Bene, così sappiamo chi è l’eroe e possiamo fare una colletta per pagargli le spese legali. Con i soldi che restano gli facciamo una statua!!!». corriere.it