Vietato usare piatti e posate di plastica, fioccano multe salate

Scatta la rivoluzione verde europea. Da venerdì 14 gennaio, infatti, entra ufficialmente in vigore la legge che vieta l’uso della plastica monouso, non biodegradabile e non compostabile. L’Italia, come gli altri Paesi Ue, dà così attuazione alla direttiva antiplastica Sup, ovvero Single use plastic, il cui obiettivo è quello di mettere un freno all’inquinamento dovuto alla plastica: soprattutto in fiumi, laghi, mari e oceani. Ecco quali sono le regole, i divieti, le agevolazioni e le multe.

E chi trasgredisce? Bisogna fare molta attenzione perché ci sono multe salate. La disposizione normativa, anzitutto, prevede l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 2.500 euro a 25.000 euro per «l’immissione sul mercato o la messa a disposizione di prodotti in violazione di quanto previsto dall’art. 5, comma 1».

La direttiva europea era stata approvata nell’aprile dello scorso anno, ma ora diventa attuativa. Addio quindi a piatti, posate, bicchieri, cannucce e cotton fioc. L’elenco degli oggetti banditi è molto lungo. Ancora: borse di plastica, contenitori per bevande con capacità fino a tre litri, compresi tappi e coperchi; tazze e contenitori per bevande in polistirolo espanso; bottiglie per bevande con capacità fino a tre litri ed altro. Rimane comunque la possibilità di esaurire le scorte.