Veroli-“Ogni attività che chiude è una sconfitta per tutti”

Da anni a Veroli e in provincia, COB, Centro ottico Botticelli è riferimento nel settore. Alessandro Botticelli, intervistato dalla direttrice di Area C quotidiano, ha scelto di continuare l’attività di famiglia.

Conosciamo Alessandro e la sua attività. «La nostra attività nasce volendo portare sul territorio qualcosa di diverso dalla classica catena di vendita occhiali. Ci occupiamo di contattologia su misura e per il reparto occhiali cerchiamo, per quanto possibile, di lavorare quasi totalmente il Made in Italy. Offriamo prodotti e servizi per il miglioramento delle performance visive, grazie ad ottici ed optometristi con i necessari titoli abilitanti per legge a svolgere questa professione. Ogni anno partecipiamo a congressi, corsi e seminari per mantenere alto il livello delle nostre prestazioni».

In che modo avete organizzato la riapertura? «Abbiamo aderito al protocollo sicurezza Hoya, nostro fornitore di lenti oftalmiche»

Quali prodotti e servizi offrite al cliente in questo periodo? «Controlli della vista solo su appuntamento, strumentazione e montature disinfettate dopo ogni cliente con spray e lampade UV-C. Ingresso una persona per volta, in due solo se congiunti. Messo a disposizione guanti monouso e gel per i clienti. Visite effettuate con guanti, mascherina e visiera protettiva. Nuovi arrivi, occhiali da vista e da sole».

Quanto pesa la crisi a Veroli? «La crisi già precedente dei piccoli centri ovviamente in questo periodo si è accentuata e non poteva essere diversamente, ma dopo l’alleggerimento delle restrizioni ad inizio maggio ci sono stati bei segnali di ripresa, quindi siamo fiduciosi».

Un messaggio da lanciare ai clienti e alle istituzioni? «Ai clienti che assieme e rispettando delle piccole accortezze riusciremo ad uscirne più forti e fiduciosi di prima. Alle istituzioni di aiutare per quanto possibile famiglie ed attività che sono realmente in difficoltà, dispiace tantissimo aver visto scomparire in questo periodo alcuni negozi che non ce l’hanno fatta. Ogni luce di piccole attività che si spegne in un centro come Veroli è una sconfitta per tutti noi, cittadini ed amministratori».

Foto copertina scattata prima dell’emergenza sanitaria.