Veroli, multa dell’autovelox ma non si vede la macchina “Non pago voglio giustizia”

di Michele Santulli

Un automobilista è incappato nell’autovelox del Comune di Veroli collocato su una superstrada principale ma da sempre secondaria con limite di 90 km/h. Assieme a quello quasi dirimpettaio sull’altra carreggiata, detti autovelox sono i soli due rimasti in funzione di circa trenta fatti installare in provincia anni addietro da un prefetto ricordato in realtà per le sue poesie. Dopo di lui altri prefetti li hanno aboliti quasi tutti, eccetto, stranamente, questi due di Veroli e di Monte San Giovanni Campano che pure, secondo le disposizioni del codice della strada, sono o dovrebbero essere in dubbio quanto a liceità poiché non rispondono alle norme ben illustrate concernenti le  variazioni altimetriche e la incidentalità notoriamente non documentata in quei luoghi. Il Comune di Veroli, grazie al suo autovelox, incassa ogni anno milioni di euro e l’altro un pò di meno dicono.
L’automobilista si reca alla Polizia locale per ritirare i documenti della multa: un vigile addetto alla portineria lascia entrare e indirizza all’ufficio apposito: si vedono in giro uno appresso all’altro undici PC e l’impiegato presente consegna i documenti e mostra le foto dell’autovelox: stranamente in nessuna foto è visibile la vettura in oggetto e il fotogramma che giustifica e documenta la multa è quello qui allegato: visibile solo un numero e intorno nero pesto: nemmeno la targa, solo il numero. Come possibile? Quale eccezionale miracoloso autovelox! L’automobilista manifesta i propri dubbi al comandante della Polizia: tutto è in ordine, fai ricorso! Quindi ricorso, spese, perdite di tempo. E’ stato ribadito più volte sia dai giudici sia dalla Cassazione che i fotogrammi e le altre immagini devono essere illustrative alla perfezione delle riprese dell’autovelox: qui non ci sono riprese della vettura e il fotogramma della multa è un  numero immerso nel nero e nemmeno la targa visibile, solo il numero! Tutto lecito? E la Prefettura? E i controlli? E i disagi dell’automobilista? E l’offesa alla giustizia e alle regole?