Un po’ di Ciociaria nella Treccani, Riccardi inserito nell’Enciclopedia italiana

Gian Carlo Riccardi, importante esponente dell’arte d’avanguardia italiana, è stato inserito pochi giorni fa nell’Enciclopedia Treccani. Nato a Frosinone il 21 ottobre 1933, ha conseguito il diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Roma in Scenografia e successivamente in Regia Teatrale e Cinematografica, presso il Centro Sperimentale di Roma. Ha esordito come caricaturista per riviste satiriche come Il Travaso delle Idee, La Tribuna Illustrata, Il Bertoldo ed Il Borghese, collaborando contestualmente con la Rai come assistente scenografo di Cesarini da Senigallia e Giorgio Aragno. È stato definito dal critico d’arte Enrico Crispolti un “artista multimediale” per la sua interdisciplinarietà e versatilità nei ruoli ricoperti come pittore, scenografo, regista teatrale, scultore e scrittore. Ha fatto parte dell’avanguardia teatrale romana collaborando con Carmelo Bene, Memè Perlini, Mario Ricci, Pino Pascali, Nino de Tollis, Filippo Torriero ed altri ed è stato tra i fondatori del Teatro La Fede insieme a Manuela Kustermann, Giancarlo Nanni, Giuliano Vasilicò, Pippo di Marca e Valentino Orfeo. Autore di video e corti, ha vinto nel 1973 il premio della critica a Locarno con il cortometraggio Immagine Pubblica. Le sue opere pittoriche e scultoree sono state esposte in Italia ed all’estero. La critica letteraria di Gian Carlo Riccardi è stata caratterizzata da scrittori come Achille Bonito Oliva, Cesare Zavattini, Alberto Moravia, Angelo Maria Ripellino, Libero De Libero, Vito Riviello e Filiberto Menna. Scomparso il 7 febbraio 2015 a Frosinone, l’artista ciociaro ha lasciato un profondo segno nella cultura e nella memoria della città e della Provincia, attraverso il suo operato artistico e le sue opere come “La stanza dei miracoli” in via Marco Tullio Cicerone (Fr) e le tele conservate presso la Fondazione Umberto Mastroianni di Arpino. L’inserimento di Riccardi nell’Enciclopedia Treccani costituisce un riconoscimento per un artista che per oltre 50 anni ha lavorato instancabilmente e che attraverso la sua sperimentazione e la sua produzione incessante, rimane uno degli artisti più profondi e sensibili della contemporaneità.

Redazione Digital