Uccide la moglie con una mazza da baseball, arrestato dai Carabinieri

Una donna di 67 anni, Meena Kumari, di origini indiane, è stata uccisa dal marito a colpi di mazza da baseball in via Trento a Salsomaggiore, in provincia di Parma. L’allarme è scattato la mattina di martedì 28 novembre, intorno alle nove: ad attivare i soccorsi una vicina di casa, una carabiniera fuori servizio, che ha sentito le urla disperate della donna. All’arrivo dei sanitari, sul posto con l’automedica del 118 di Fidenza e con l’ambulanza della Pubblica assistenza di Salsomaggiore, il corpo della donna giaceva senza vita sull’asfalto, in un lago di sangue. Per lei non c’è stato nulla da fare. Sul posto è subito intervenuta una carabiniera libera dal servizio, che da sola ha fermato il marito in attesa dell’arrivo della pattuglia. L’uomo poi è stato condotto nella locale caserma dai carabinieri. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo avrebbe aggredito la donna in casa, di fronte anche ad alcuni familiari, e la vittima, nel disperato tentativo di salvarsi, sarebbe poi scesa in strada per chiedere aiuto. L’uomo l’avrebbe però raggiunta e continuato a colpirla sino a ucciderla. La 31enne Noemi Schiraldi è la militare che ha tentato di fermare l’assassino. Abita a breve distanza dall’abitazione in cui si è consumato l’omicidio della 67enne: non era in servizio, si trovava in casa, da sola. «Ho sentito le urla e mi sono diretta verso quella casa», ha raccontato ai cronisti. È arrivata prima di tutti e ha tentare di intervenire. «Ho notato che la porta di un appartamento era semi aperta», ha spiegato: immediatamente si è accorta di cosa stava succedendo «Ho visto una donna riversa a terra mentre un uomo la colpiva al volto impugnando una mazza. Mi sono qualificata, ho allontanato quell’uomo dal corpo della donna e gli ho intimato di buttare via la mazza». Poi, Schiraldi ha lanciato l’allarme: «Ho chiamato il 118 e ho atteso l’arrivo dei miei colleghi». Ma purtroppo per la 67enne non c’era più nulla da fare. Il marito è stato preso in consegna dai militari e condotto in caserma. corriere.it