Picchia la compagna per farla abortire, fermato e arrestato   

L’accusa di maltrattamenti in famiglia e tentativo di procurato aborto. L’uomo, padre del nascituro, avrebbe colpito con numerosi calci la compagna minorenne in diverse parti del corpo per costringerla a interrompere la gravidanza. La 16enne ha subito lesioni che l’hanno costretta a recarsi in ospedale, dal quale è stata dimessa con una prognosi di 21 giorni, per poi essere portata in una struttura protetta. La violenza è avvenuta la sera del 16 maggio: i carabinieri sono intervenuti dopo che la minorenne, in lacrime, si è presentata all’ospedale Pugliese-Ciaccio del capoluogo calabrese lamentando di essere stata colpita dal compagno dopo un’accesa lite. I militari hanno raccolto la denuncia della vittima e diversi elementi a sostegno delle dichiarazioni della ragazza che hanno portato al provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari,  emesso dal Gip di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica, a carico del 20enne di origine marocchina già noto alle forze dell’ordine. Come si è appreso successivamente in ambienti investigativi, i due avevano una relazione stabile da alcuni mesi ma non erano conviventi. I militari hanno anche raccolto una serie di elementi che hanno confermato le accuse dalla minore nei confronti dell’arrestato. Il ventenne, secondo quanto si è appreso, non ha un lavoro stabile ed ha precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. corriere.it