Panico a Torino, 600 feriti in piazza San Carlo

E’ una notte di caos e feriti, una notte da dimenticare quella di piazza San Carlo, nel pieno centro di una Torino vestita di bianconero per seguire dai maxischermi la Juventus nella finale Champions di Cardiff. Seicento i feriti (il bilancio è ancora provvisorio). Un bambino è in prognosi riservata, all’ospedale infantile Regina Margherita, per un trauma cranico e toracico. Quando la squadra di Allegri aveva già ceduto il passo al Real, e la piazza abbandonato la speranza, all’improvviso il caos. “Urlavano e spingevano, ed è cominciato un fuggi fuggi generale, è stato come l’Heysel”, dicono alcuni testimoni.

“Sembrava di stare all’Heysel”, l’oscuro pensiero di un anziano tifoso juventino presente in piazza, di fronte a quella folla che barcolla e poi dilaga, persona sopra persona. La dinamica e le prime testimonianze hanno subito fatto pensare all’equivoco terrorismo, qualcuno che ha urlato creando l’impressione di un attentato, fino a risvegliare gli incubi inconsci nei giorni del terrore globale. “Potrebbe essere stato un petardo, fatto esplodere forse in modo incosciente, a scatenare il panico”, afferma all’ANSA il questore di Torino, Angelo Sanna, che sta coordinando dalla sala operativa della Questura le attività necessarie ad accertare quanto accaduto.