Ordinano ostriche e astice mangiano e scappano, ripresi dalle telecamere

Degli atteggiamenti collaudati e, al momento di pagare il conto, la più banale delle scuse: «Ho dimenticato il portafoglio in macchina, vado a prenderlo». Poi la fuga. Certo, non una strategia particolarmente fantasiosa, ma sicuramente pianificata nei dettagli quella messa in atto da 5 persone – tre uomini, una donna e un’anziana signora –  che, lo scorso 9 luglio, hanno mangiato al ristorante «El Garagol», sul lungomare di Marotta, in provincia di Pesaro e Urbino. «Avevate programmato tutto», ha scritto in uno sfogo pubblicato sui social il titolare del locale, Luciano Tantucci, prima di sporgere denuncia ai carabinieri per insolvenza fraudolenta. È stato proprio lui a diffondere molti dettagli dell’accaduto. La prima chiamata, secondo quanto reso noto dal proprietario, è stata effettuata con un numero anonimo. Uno dei commensali ha chiesto di riservare un tavolo per tre persone. Pochi minuti dopo però, arriva una seconda chiamata: la stessa persona ha chiesto di aggiungere due coperti, ma questa volta il numero era visibile. 
Giunti al ristorante, i cinque non hanno badato a spese, ordinando astici, ostriche, crostacei gratinati, una tagliata di fagioli e cinque bottiglie di Franciacorta. C’è stato spazio anche per le lamentele: la prima bottiglia di vino è stata infatti mandata indietro, lamentando un forte odore di tappo. Nonostante questo, però, il pasto è proseguito allegramente e, dopo sei dolci e un giro di morette per tutti  (particolare caffè corretto, tipico del marchigiano) arriva il momento del conto: lo scontrino segna 380 euro. I primi a dileguarsi sono stati l’anziana i due uomini , usciti dal locale con la scusa di velocizzare i tempi andando a prendere la macchina ed evitando, così, sforzi all’anziana signora e all’altra donna. Alla cassa di «El Garagol», a saldare il conto, si è presentata così solamente una persona: il terzo uomo che, immortalato dalle telecamere di sicurezza del locale, ha finto però di non trovare il portafoglio. «L’ho dimenticato in macchina, vado a prenderlo», ha detto al titolare, dirigendosi verso l’uscita del locale. In una frazione di secondo, però, è salito a bordo dell’auto su cui lo attendevano gli altri commensali, dileguandosi. Un piano perfetto, o quasi. «Abbiamo telecamere ovunque, abbiamo tutti i video, la targa della macchina e anche il numero di telefono. Abbiamo tutto», spiega Tantucci, che ha voluto condividere pubblicamente alcuni frame dai filmati, mostrando l’auto (con la targa oscurata) e la sagoma dei clienti insolventi. «Vi meritate questo – conclude il titolare –. Questo post deve arrivare a voi». corriere.it