Morta a 4 mesi nel letto dei genitori, è rimasta schiacciata

Omicidio colposo. È l’ipotesi di reato ipotizzata dalla procura di Vicenza nel fascicolo d’indagine sul decesso, che risale allo scorso giugno, della piccola Megan, la bimba di appena 4 mesi morta dopo essere rimasta involontariamente schiacciata nel lettone dei genitori. Proprio la madre e il padre della piccola, di Rossano Veneto, sono le persone al centro dell’indagine avviata dopo che l’autopsia effettuata sulla bimba aveva escluso la prima ipotesi formulata dai medici, ovvero che la piccola fosse morta per la Sids, la Sindrome della morte bianca del lattante. Da parte della polizia giudiziaria sono in coso ulteriori accertamenti, che dovranno fare chiarezza su quanto accaduto. Il dramma si era consumato attorno all’una dello scorso 15 giugno quando il padre della piccola, svegliandosi nel cuore della notte, aveva notato che Megan non respirava più. La bimba, in quel momento, stava dormendo nel lettone con i due genitori e il fratellino più grande. Immediata era scattata la chiamata al 118: il personale sanitario, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, aveva guidato il padre della piccola che aveva tentato in ogni modo di rianimarla. Per oltre un’ora i medici hanno tentato l’impossibile, ma per Megan non c’era più nulla da fare: la piccola era morta un’ora dopo all’ospedale San Bassiano. L’esame autoptico aveva indicato in uno schiacciamento le cause della morte. Contattati telefonicamente, i genitori hanno reso noto di non essere ancora a conoscenza dell’indagine. Nelle prossime ore nomineranno un legale di fiducia. Già provati dalla perdita di una figlia, dovranno difendersi dall’accusa più grande: quella di averne provocato la morte. corriere.it