Frosinone-‘Sanità allo sfascio’

[one_third][/one_third] “Lo sfascio sanitario che vede protagonista la provincia di Frosinone è da imputare ad una amministrazione regionale che finora non ha trovato affatto una risoluzione definitiva alle gravi criticità che animano la sanità locale, limitandosi ad avanzare soluzioni tampone che gettano fumo negli occhi dei cittadini, ma non migliorano il difficile quadro – ha affermato Pasquale Ciacciarelli, coordinatore provinciale FI – Nella delibera 1287 della Asl di Frosinone, la stessa ammette testualmente che ‘Tenuto conto che con nota prot. 47314 del 30.5.2017 questa Direzione ha chiesto alle Direzioni Sanitarie dei Poli Ospedalieri di informare sulla situazione del personale infermieristico in servizio per fronteggiare il periodo estivo, a cui tutti i responsabili sanitari hanno riscontrato, confermando le gravi criticità in cui i diversi P.O. versano’; ed ancora ammette ‘tenuto conto che la presa in carico del personale infermieristico per mobilità è ancora in itinere, stante la tempistica tecnica necessaria al trasferimento del personale in graduatoria dalla sede di appartenenza a quella di destinazione, e che tale tempistica non consente la copertura dei turni di servizio, anche alla luce della recente normativa europea’; e poi ancora ‘Tenuto conto che la perdurante grave carenza [ di personale]… non garantisce il mantenimento dei Livelli Essenziali di Assistenza, tanto da pregiudicare lo svolgimento di tutte le attività presso i presidi di cui trattasi’; infine, conclude dicendo di ‘procedere per l’esigenza del Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero di Cassino al conferimento di n.1 incarico di collaboratore professionale, per 36 ore settimanali e della durata di due mesi, con la qualifica di infermiere’. Una forte criticità, quella della carenza di organico, a cui si pone un esile ed effimero rimedio mediante un contratto di sessanta giorni ad un infermiere esterno a partita Iva per poter tamponare la situazione ingestibile del Pronto Soccorso di Cassino. Ma occorre andare oltre questo specifico fatto. Ebbene, la saga, o meglio la tragicommedia a puntate che vede protagonista la Sanità provinciale, si è arricchita di un ulteriore capitolo. Un capitolo che vede il Presidente della Regione Lazio additare, di recente, le Asl come colpevoli dello sfascio sanitario regionale, perché non assumono personale. A questo punto non posso esimermi dall’osservare che siamo in presenza di un disastro sanitario a cui si aggiungono dall’interno pietosi rimbalzi di palla, di responsabilità, che non giovano affatto alla causa – ha concluso Ciacciarelli – Ritengo che i cittadini/pazienti abbiano bisogno di serietà, di soluzioni ottimali in tempi rapidi, per cui, in luogo di giocare a puntare il dito ed a passarsi la patata bollente, ci si adoperi per risolvere le criticità”.