Frosinone, ecco il progetto scuola montagna dell’Istituto Bragaglia

Si è concluso con l’escursione a Sepino, nel cuore del Matese, il “Progetto scuola montagna”, iniziativa curata dal CAI Frosinone nell’ambito deI protocollo d’intesa CAI-Miur e CAI-MiBACT. La sezione CAI di Frosinone,  attraverso la commissione Sezionale e l’istruttore responsabile di Alpinismo Giovanile, Prof. Renato Fanella, formato presso la Scuola Nazionale di Alpinismo del Club Alpino Italiano, ha offerto ai giovani studenti una importante opportunità formativa  in collaborazione con le istituzioni scolastiche e le famiglie. La montagna come laboratorio nel quale realizzare, mediante una progettazione integrata, le comuni finalità di crescita umana e di consapevole, armonioso e costruttivo rapporto con l’ambiente. Il “Progetto scuola montagna” ha integrato la realtà scolastica con il territorio, coinvolgendo tutti gli studenti interessati, chiamati ad acquisire, in modo graduale e continuativo elementi necessari alla sicurezza ed alla prevenzione, conoscenze e abilità specifiche nelle attività relative all’ambiente naturale, estivo e invernale, ed all’ambiente antropico con i suoi usi e costumi. La sezione CAI di Frosinone durante le uscite ha messo a disposizione gratuitamente gli accompagnatori e le attrezzature tecniche necessarie alla gestione dei gruppi di studenti. La prima uscita ha visto gli studenti percorrere il sentiero della “Cavendish Road” da Caira a Montecassino, la strada militare utilizzata dagli alleati per approvvigionare le loro posizioni poste sulle colline nell’area di Montecassino nel tentativo di sferrare l’attacco alle postazioni difensive tedesche. Una escursione alla portata di studenti e docenti accompagnatori sui 300 metri di dislivello e 10 km di distanza complessiva.  Altro percorso ricco di storia ed immerso in una natura incontaminata quello della seconda uscita: “Quercia del Monaco-Vallecorsa-castello di Acquaviva e case di Moravia”. Una camminata nella storia del nostro territorio, tra i ruderi di un antico castello, racconti di incursioni saracene e visita ai luoghi dove Moravia ha soggiornato e ambientato “La Ciociara”. Il tutto per una distanza di 9.46 Km ed un dislivello di 614 metri. Infine martedì 7 maggio, l’ultima camminata a Sepino, nel cuore del Matese. Il percorso, lungo un itinerario snodato completamente sul tratturo e in un’area immersa nella storia del fiero popolo sannita, terminato nell’area archeologica di Altilia, uno scrigno a cielo aperto con i resti dell’antica città sannita divenuta poi romana. Il progetto ha coinvolto circa 70 studenti, coordinati dalla Prof.ssa Rossella Brogi dell’IIS Bragaglia, che hanno dimostrato entusiasmo, impegno e acquisito consapevolezza del valore delle ricchezze naturalistiche e storiche del nostro territorio, oltre che apprezzare il valore dell’escursionismo e del rispetto verso la montagna. 

Redazione Frosinone