Frosinone, centrodestra bacchetta Marzi “Applauso del Politbüro” lui risponde “Eredi di Putin”

“Solidiamo? Io lo chiamerei soldi-diamo… Una cosa veramente indegna che va a captare un consenso di bassissimo profilo”. Sono queste le parole che il candidato a sindaco del Pd ha usato per presentarsi alla città, dentro una sala di un albergo-ristorante, giovedì scorso, raccogliendo l’applauso disperato del Politbüro del partito. In realtà, nell’arco di dieci anni dalla sua istituzione – ha replicato il comitato delle Primarie per la Città –  il progetto Solidiamo ha visto protagonisti 5.000 giovani studenti degli istituti medi inferiori e superiori e 3.000 anziani della città. Chissà cosa penseranno quelle 8.000 famiglie di Frosinone che hanno usufruito di quello stanziamento, vedendosi cancellato il progetto Solidiamo e, soprattutto, se saranno dello stesso avviso del candidato a sindaco del Pd, a giugno prossimo, quando si andrà a votare davvero, per delegare chi dovrà rappresentare le problematiche e i progetti della cittadinanza, senza offese, con tanta concretezza, come avvenuto fino ad oggi. Il progetto Solidiamo, ideato nel 2012 dall’amministrazione Ottaviani, è nato, infatti, con lo scopo di premiare il merito e il sacrificio dei giovani frusinati e gli sforzi delle loro famiglie, oltre che di promuovere attività per gli anziani e i disabili. Solidiamo, infatti, prevede l’erogazione di borse di studio e premi in favore degli alunni meritevoli delle Scuole Medie e Superiori di Frosinone grazie a un fondo costituito mediante il taglio del 50% delle indennità di funzione di Sindaco, Assessori e Presidente del Consiglio comunale e dei gettoni di presenza dei Consiglieri comunali. Il progetto, rimasto un unicum in tutta Italia, oltre alle borse di studio per i giovani residenti nel capoluogo, finanzia, come detto, anche attività culturali a favore degli anziani e delle persone con disabilità. La priorità è quella di reinvestire le risorse in iniziative che rafforzino il valore della solidarietà, sottraendo una cifra consistente alla politica mettendola a disposizione di chi ha più bisogno”. Lo comunica il Comitato delle Primarie per la Città.

“Fa sorridere che il riferimento al Politbüro arrivi direttamente dagli eredi naturali di Vladimir Putin, ovvero coloro che hanno come riferimento politico Matteo Salvini. La corsa a disconoscere chi ha iniziato una guerra assurda non inganna nessuno. O ci siamo dimenticati i video con i vari ‘cedo due Mattarella in cambio di mezzo Putin?’. Il Partito democratico ha una cultura politica e una dialettica totalmente differenti da chi oggi amministra il comune di Frosinone. E ne siamo orgogliosi”. Per il solidiamo confermo assolutamente il ‘soldi-diamo’: una città ben amministrata non si limita a dare ai suoi giovani mancette e medagliette, ma si adopera per dare un futuro e una prospettiva. Invece Frosinone è una città che in dieci anni si è totalmente impoverita. Ha perso tremila abitanti, evidenziando di non essere attrattiva bensì respingente. Ha perso la Banca di Italia, la Camera di commercio, e potrei proseguire con un elenco lungo. Ha eliminato il finanziamento di centomila euro alla università di Cassino, un investimento che offriva seriamente una opportunità ai giovani della nostra città. Non ha colto l’occasione del progetto della città intercomunale, una proposta del Presidente Turriziani che garantisce crescita e sviluppo. Quante volte sono stati convocati i sindaci dei comuni limitrofi per analizzare e approfondire le opportunità derivanti da Frosinone grande capoluogo? Non si è fatto nulla. Entrerò maggiormente nel dettaglio rispetto a come investire per offrire prospettive ai nostri giovani. Garantiremo modalità e tempi per premiare i meritevoli”. Lo comunica Domenico Marzi, candidato a sindaco di Frosinone.

Redazione Frosinone