Ferentino, “Non mi candido a sindaco finita la luna di miele in maggioranza”

di Fabio Paris

Le ultime elezioni hanno regalato una ventata di freschezza al panorama politico provinciale. Si è trattato della conferma, per alcuni dei giovani amministratori locali, di quanto di buono fatto durante il percorso di crescita, dagli inizi nei movimenti giovanili fino all’occupazione dei primi scranni nelle varie assise. 

Tra gli amministratori “under 35” che hanno ottenuto un risultato positivo, sicuramente spicca Luca Zaccari, ferentinate, già rappresentante della Lega per Salvini nell’assemblea comunale gigliata. 

Consigliere Luca Zaccari, è il momento di tirare qualche somma, ringraziare quanti hanno espresso una preferenza in suo favore ma anche di ribadire l’impegno che una tale rappresentanza comporta. Come si pone davanti una sfida del genere? 
“A 30 anni, non posso che elogiare il risultato di gruppo più che quello personale. L’affermazione alle provinciali è stata il frutto di un lavoro partito da lontano e ne ha certificato di certo la bontà. Aver ottenuto la preferenza di così tanti amministratori è per me un onore e soprattutto un onere. Un dovere che sento di dover assolvere nel cercare di contribuire alla programmazione provinciale rispetto alle sfide che verranno. Il PNRR, soprattutto, rappresenta un’opportunità che non può essere lasciata al caso. Urge una programmazione e va focalizzata sui punti nevralgici. Istruzione, strade provinciali, edilizia scolastica”.

Un risultato eclatante. 6656 voti (tenuto conto del fattore di ponderazione, ndr) la rendono il consigliere provinciale più votato del centrodestra. Un risultato atteso o inatteso? 
“Sicuramente un risultato di cui sono felice, ma devo dire inatteso. Un tale esito dalle Urne non era sinceramente previsto ma rappresenta di sicuro un riconoscimento per il lavoro, per un percorso lungo anni. La responsabilità che ne deriva maggiormente è sicuramente quella nei confronti delle amministrazioni comunali con le quali interloquire adesso. Essere il più votato del centrodestra vuol dire andare a confrontarsi con controparti locali che fino ad ora avevano altri referenti. Un lavoro che bisogna assolvere nel migliore dei modi, garantendo disponibilità, trasparenza e soprattutto capacità”. 

La scuola politica sotto l’ala di Abbruzzese e Ciacciarelli ha avuto il suo “peso” sul risultato conseguito?
“Senz’altro. Il mio risultato va condiviso con quanti hanno creduto in me in questi anni. Inutile dire che, a chi mi ha lasciato lavorare in questo lungo periodo, investendo tempo e risorse su ciò in cui credevo, va tutto il merito di questa ultima importante affermazione politica. Un risultato che certifica la bontà della linea verde intrapresa dai dirigenti. Non va dimenticato che Pasquale Ciacciarelli è divenuto consigliere regionale a 37 anni. Siamo tutti partecipi di un percorso che continua a dare i propri frutti”.

La politica, l’impegno giovanile. Qual’è la situazione attuale dei movimenti giovanili? Vedremo altri Luca Zaccari nel prossimo futuro?
“Lo spero. Anche se, mi lasci dire, la situazione attuale dei movimenti giovanili è forse la più deficitaria da me mai vista. Manca sicuramente un ricambio generazionale negli under 30, mancano linee comuni nonché iniziative degne di nota. Nell’era dei social e dell’interazione di massa mai avrei pensato che vi potessero essere tante difficoltà nel far propria la rappresentanza da parte dei giovani. Prima parlavamo di linea verde, di continuità nell’azione politica. Se non si passa dalla mera interazione virtuale ad un maggiore pragmatismo, purtroppo vedo nero per quel che riguarda i movimenti giovanili”.

Lei è stato eletto molto giovane anche al consiglio comunale di Ferentino. I recenti aggiornamenti sembrano aver turbato, in un certo senso, equilibri che potremmo definire storici nell’arco della maggioranza. Come vede la situazione nel comune gigliato?  
“Mi conceda una battuta, che poi tanto non è ma… È finita la luna di miele”. 

Nessuna maggioranza bulgara dunque stavolta? 
“Si prevede un vero e proprio Big Bang politico a Ferentino. Anzi, mi lancio in un pronostico, nessun risultato secco al primo turno. Dopo 27 anni potremmo assistere di nuovo ad un ballottaggio. Un centrodestra compatto, in tal senso, potrebbe fungere da vero e proprio ago della bilancia e, perché no, recitare anche un ruolo da protagonista”. 

Amministrative che si avvicinano dunque. Si sente pronto anche ad una eventuale sfida elettorale da protagonista, qualora dalle file del suo partito le venisse richiesto anche tale impegno? 
“Mi sento di escludere nella maniera più categorica una mia candidatura a sindaco alle prossime comunali. Sia ben chiaro, non per mancanza di fiducia bensì reputo la carica di sindaco un qualcosa che va oltre la mera occupazione di primo cittadino. È un investitura che va sicuramente considerata nel suo complesso e, sinceramente, sento di dover completare un mio percorso di crescita personale nonché professionale prima di sentirmi a mio agio in un ruolo tale”.