Esplode condotta della fogna, getto di liquami alto 10 metri

Un alto zampillo di liquami, simile a una fontana, ha attirato l’attenzione questa mattina lungo il tratto costiero tra Santa Caterina e Santa Maria al Bagno, nel territorio di Nardò. 
La rottura di una tubazione fognaria, probabilmente causata da un colpo accidentale durante lavori di scavo per la posa di reti di sottoservizi, ha provocato una fuoriuscita di reflui che si sono riversati prima sulla sede stradale, poi in mare, all’interno di una insenatura. Le indagini, condotte dalla polizia locale, sono in corso per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente. Nelle prime fasi si è verificata un’emissione a pressione molto elevata, con un getto descritto da testimoni come alto circa dieci metri, seguita da una fuoriuscita costante con una colonna liquida di circa tre metri. La zona colpita, caratterizzata dalla presenza di pochi edifici e ristoranti, è apprezzata per la qualità delle acque e la presenza di pedane balneari in legno tra le Quattro Colonne e la Montagna Spaccata. Il flusso dei liquami ha raggiunto il mare, sollevando attenzione da parte delle autorità per l’impatto ambientale potenziale. Il lungomare è stato temporaneamente chiuso al traffico per consentire gli interventi di contenimento. Le squadre della ditta impegnata nei lavori sono intervenute per limitare i danni. La situazione è sotto monitoraggio. Sul posto, dopo il sopralluogo da parte del Comune, sono intervenuti subito i tecnici di Aqp ed Enel che hanno bloccato lo sversamento in mare e ora stanno provvedendo a bonificare l’area. Il sindaco di Nardò, Pippi Mellone, ha emesso un’ordinanza sindacale che prevede il divieto di balneazione fino al 22 maggio – salvo che Arpa non disponga altro dopo i campionamenti eseguiti – e il divieto di pesca per un raggio di 500 metri. corriere.it