È morto Toni Negri, il “cattivo maestro”

È morto questa notte a Parigi all’età di 90 anni il filosofo e politologo Toni Negri. A darne notizia la moglie e filosofa francese Judit Revel. Negri, nato a Padova l’1 agosto 1933, è stato uno dei maggiori teorici del marxismo operaista già a partire dalla fine degli Anni Sessanta, indicato come «cattivo maestro» per il suo pensiero e la sua militanza politica, che lo ha portato a essere cofondatore e teorico delle organizzazioni della sinistra extraparlamentare Potere Operaio e Autonomia Operaia. Muove i primi passi nella sezione padovana del Partito socialista, ma se ne allontana diventandone critico. Dopo aver dato vita al Movimento socialista indipendente e al mensile Quaderni rossi, Negri poi aderisce alla rivista Classe operaia, nata nel gennaio del 1964 proprio da una scissione interna al mensile. Nel frattempo, fonda nel 1961 anche una casa editrice – la Marsilio editore – insieme a Paolo Ceccarelli, Giulio Felisari e Giorgio Tinazzi. L’attività filosofica, intellettuale, ma anche politica di Toni Negri continua con Potere operaio, da cui uscirà nel 1973 con il convegno di Rosolina. Lo stesso anno Negri fonderà la rivista Controinformazione, ma soprattutto Autonomia Operaia, di cui sarà leader e principale teorico fino alla sua dissoluzione, nel 1979. Accusato di aver partecipato ad atti terroristici e d’insurrezione armata, fu incarcerato e processato all’interno del processo 7 aprile. Assolto da queste imputazioni, fu poi condannato a 12 anni di carcere per associazione sovversiva e concorso morale nella rapina di Argelato (Bologna). Eletto nel 1983 con oltre 13 mila preferenze alla Camera dei deputati con il Partito Radicale, usufruì dell’immunità e uscì di prigione. Espatriò in Francia dove beneficiò della dottrina Mitterand. Nella capitale francese insegnò all’Università di Parigi 8, la Sorbona, l’École Normale Supérieure e il Collegio Internazionale di Filosofia, Nel 1997 il rientro in Italia per scontare la condanna definitiva di 12 anni. Dal 1999 gli venne concessa la semilibertà, nel 2003 quella totale. Nel 2002 la pubblicazione di Impero, uno dei suoi maggiori saggi contro la globalizzazione liberista. «Resterai per sempre nel mio cuore e nella mia mente, caro Maestro, Padre, Profeta», scrive sui social l’ex leader delle Tute Bianche Luca Casarini. corriere.it