Dal Comune alla Provincia, Pompeo festeggia 10 anni di amministrazione a Ferentino

di Fabio Paris

Una grande festa per celebrare un lungo viaggio. È questo il quadro della giornata che la città di Ferentino ha ospitato per ringraziare il primo cittadino Antonio Pompeo. Un viaggio che “comincia molto prima (della partenza, ndr) e non finisce mai”. Tanti i presenti accorsi presso il giardino esterno delle Terme di Pompeo a Ferentino, in una giornata che ha reso onore ai duplici mandati dell’avvocato sia in provincia di Frosinone che da sindaco del comune gigliato. Di rilievo le presenze di Michele De Pascale (sindaco del comune e presidente della provincia di Ravenna, nonché presidente dell’ UPI, Unione province italiane) e di Dario Nardella, sindaco di Firenze, ad incensare il lavoro svolto da Pompeo nel ruolo ricoperto in provincia e come rappresentante degli enti di secondo livello nei tavoli che ne decideranno il destino, oltreché come elemento di riferimento del PD sul territorio. Un Pompeo visibilmente commosso ed emozionato e che ha condiviso con gli uditori momenti di sensibilità personale e familiare. Tenero l’ingresso sul palco dei due figlioletti che hanno, con una lettera, raccontato il loro ruolo di “piccoli collaboratori” del papà amministratore, tra gli applausi compiaciuti del pubblico e qualche lacrimuccia di commozione. Commozione alla quale non si sono sottratte la moglie e la madre di Antonio Pompeo, ringraziate pubblicamente dal sindaco, per il loro ruolo di sostegno familiare, con un omaggio floreale. Un Pompeo a nudo, che non ha evitato di rimarcare, con sincerità, la speranza in un terzo mandato da primo cittadino, nutrita con ardore, tanto da portare avanti in prima persona una riforma amministrativa, poi purtroppo soffocata dalla prematura caduta del governo Draghi. Un momento di raccolta per tutto il movimento pompeiano, che cerca proprio in questi ultimi tempi di affondare nel territorio le radici diramate in questi anni. Un riscontro importante e certamente trasversale, così come lo è stata l’azione amministrativa di Pompeo sia in provincia che nel comune di Ferentino. Un’azione che porta con sé l’onere di unire quanti più interessi e persone sotto un unico movimento, votato al progresso della provincia di Frosinone, dal quale far ripartire anche il PD a livello locale, con trasversalità ed inclusione. Un partito presente all’evento con tutti i suoi ranghi. Dal neo deputato Orfini, al segretario regionale Astorre, dal presidente del Consorzio Industriale del Lazio, De Angelis, ai due consiglieri regionali Buschini e Battisti. Tanti i sindaci del territorio anche di opposte fazioni politiche, come il neo sindaco del capoluogo, Mastrangeli, o anche di correnti civiche, come il giovane primo cittadino di Sora, De Stefano. Presenza più defilata, ma di sicuro rilievo, quella dell’ex Senatore della Repubblica, Francesco Scalia. Un successo per Pompeo, un riconoscimento di trasversalità tra gli orizzonti politici, di congiunzione tra passato e futuro che costituisce una base di consenso da cui lanciare la prossima corsa alle elezioni regionali. La presenza sul palco di Daniele Leodori, anch’egli un uomo dei territori (vive e risiede a Zagarolo, ndr), oggi vice presidente della Regione Lazio, probabile candidato alla Pisana nella prossima tornata elettorale, racconta di una corsa già avviata. Un argomento omesso nell’occasione dal sindaco di Ferentino, per rispetto dei ruoli e delle ufficialità lasciate alle segreterie del partito ma che costituirà senz’altro la prossima tappa del lungo viaggio di Antonio Pompeo.