Carrefour lascia l’Italia, a rischio chiusura tutti i supermercati

Nel 2024 l’Italia è diventata il quinto Paese per ricavi per Carrefour che l’ha inserita fra i mercati «non strategici». Di conseguenza, le banche d’affari hanno iniziato a studiare l’ipotesi di un’uscita del gruppo francese dal Paese. In particolare, secondo più fonti, Carrefour ha affidato a Rothschild l’incarico di sondare il mercato alla ricerca di potenziali compratori per la rete italiana che conta circa 1200 punti vendita, di cui 980 in franchising, e 18 mila dipendenti, fra diretti e indiretti. Il processo sarebbe avviato tanto che sul tavolo dei consulenti sarebbero già arrivate diverse manifestazioni di interesse, dall’Italia e dall’estero.
Le voci di un’uscita di Carrefour dall’Italia si rincorrono da tempo. Se confermato, però, il conferimento di un mandato a Rothschild dimostrerebbe che i rumours hanno consistenza. Contattato, il gruppo francese non ha voluto commentare. A quanto filtra, l’opzione preferita di Carrefour sarebbe la cessione in blocco a un solo operatore. In tal caso, è probabile che si tratti di una catena non ancora presente in Italia e desiderosa di entrare in forze. Sul mercato, per esempio, si fa con insistenza il nome del big spagnolo Mercadona.
Per il numero di negozi e di dipendenti coinvolti, però, simile operazione potrebbe risultare difficile. Carrefour sarebbe allora anche aperta a valutare una vendita a pezzi, suddividendo il gruppo per linee geografiche oppure, più probabilmente, per tipologia di punto vendita: negozi di prossimità, supermercati e ipermercati. Con questa formula l’affare diventerebbe più complicato, ma il numero di interessati potrebbe moltiplicarsi perché ogni gruppo della gdo potrebbe presentare un’offerta sul perimetro – geografico o dimensionale – più allineato alla propria strategia commerciale. Non è perciò da escludere che insegne come le tedesche Lidl e Aldi o le italiane Esselunga, Conad, Végé e Selex possano farsi avanti.
Il ceo di Carrefour, Alexandre Bompard, è al lavoro da tempo su un piano per rilanciare le quotazioni del gruppo che a Parigi capitalizza circa 9 miliardi. In Italia il gruppo è da anni in difficoltà. Pochi giorni fa, la società francese ha annunciato un piano di riorganizzazione della propria sede centrale di Milano con 175 esuberi, motivando la decisione, fra l’altro, con la volontà di «rilanciare la sostenibilità finanziaria e commerciale dell’azienda».
Secondo l’area studi Mediobanca, nel quinquennio fra il 2019 e il 2023 il gruppo francese ha accumulato perdite per 874 milioni nel Paese. ’anno scorso i ricavi nel Paese sono scesi del 4,8%, passando da 3,9 a 3,7 miliardi di euro. L’Italia è cosi diventato il quinto mercato per dimensione del giro d’affari di Carrefour dietro alla madrepatria Francia, al Brasile alla Spagna e al Belgio e appena davanti all’Argentina, dove invece il fatturato del gruppo è salito del 60%. «Il settore della gdo italiano – ha notato Carrefour sempre nella nota riguardo alla riorganizzazione della sede di Milano – si contraddistingue per una competizione intensa e frammentata, a fronte di un potere d’acquisto in diminuzione e una costante pressione sui margini, determinata da costi energetici, di logistica e aumento dei tassi di interesse». corriere.it