Cambia la legge, 1 milione di firme per il referendum e non più 500mila

Detto, fatto. Il centrodestra, a meno di 24 ore dalla chiusura delle urne, mette a segno la prima mossa. Forza Italia, infatti, ha già presentato in Parlamento una misura che punta a limitare (e di molto) l’ammissibilità di un referendum. Come? Raddoppiando il numero di firme necessarie. La maggioranza che governa a Palazzo Chigi, dopo la sconfitta politica del centrosinistra, già alla vigilia di questa consultazione aveva annunciato «regole più serie per le firme dei referendum», per dirla con le parole di Lucio Malan, capogruppo di FdI al Senato.
E stamattina gli alleati di Forza Italia sono passati dalle parole ai fatti. Il partito guidato dal vicepremier Antonio Tajani ha infatti presentato al Senato «la proposta di modifica del primo comma dell’articolo 75 della Costituzione, disponendo l’aumento del numero di sottoscrizioni (da 500.000 a 1.000.000) e del numero di consigli regionali (da 5 a 10) per la richiesta di referendum abrogativo». Del resto lo stesso ministro degli Esteri, a seggi chiusi, aveva sottolineato come il referendum sia «una cosa seria», «un modo per chiedere il giudizio del popolo, non può essere uno strumento per fare campagna contro questo o quel governo». Un netto giro di vite che va nella direzione opposta rispetto alla proposta di legge popolare dei Radicali che chiedono l’abolizione del quorum del 50% più uno. «Si tratta di rafforzare e di non banalizzare uno strumento di democrazia il cui abuso può portare al fallimento», commenta il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama, Maurizio Gasparri. E poi: «Non vogliamo certamente superare uno strumento di partecipazione democratica – spiegano ancora gli azzurri -, ma vogliamo che sia supportato da un più ampio sostegno, soprattutto oggi che, con le nuove tecnologie, la raccolta delle firme è molto facilitata». corriere.it