Calenda dà un passaggio agli elettori, ecco BlaBlaCarl

Al «passaggio elettorale» ancora non ci aveva mai pensato nessuno. E Carlo Calenda, fresco di candidatura alle Europee, parafrasando il suo nome di battesimo si è inventato «BlaBlaCarl». L’iniziativa, che prende spunto dalla app globale che permette di condividere le spese per un passaggio in auto, esordirà il 3 maggio. «La prima tappa sarà da Roma ad Ancona: 3 ore di strada assieme, per confrontarsi e farci domande – spiega Calenda al Corriere -. Per questa prima tappa ci sono due posti, per due giovani. In auto con me ci sarà anche Vincenzo Camporini», ex Capo di Stato maggiore dell’Aeronautica ora candidato per Azione. «Avete presente quei viaggi che si fanno insieme in cui si condividono la macchina, la destinazione e tanti pensieri? – spiega ancora l’ex ministro ora impegnato 24 su 24 per cercare di superare lo sbarramento del 4%-. Ecco, la campagna elettorale è un po’ questo e io ve la butto lì: facciamo un po’ di strada insieme?».
Via via, Calenda annuncerà le tappe della sua campagna da «Cicerone» e chi vorrà potrà provare a chiedere un passaggio  a «BlaBlaCarl» con un messaggio «in direct» su Facebook o Instagram. La tariffa? «Chiaramente le spese per la benzina e i pedaggi sono a carico mio – racconta -, magari qualcuno mi offre il caffè e siamo pari», sorride il capo di Azione, sperando magari di conquistare anche qualche un voto in più, oltre alla tazzina.
Nel vademecum del «BlaBlaCarl» ci sono alcune regole che Calenda detta in anticipo: «Guido io, perché mi piace farlo, sennò mi annoio. E poi chiedo un po’ di tolleranza, perché ogni tanto in auto fumo». L’ex ministro dello Sviluppo nei governi Renzi e Gentiloni non rinuncia poi a sferzare i vertici di Stellantis: «Nella mia vita ho sempre comprato macchine della Fiat, anche perché con grande orgoglio ho lavorato anche in Ferrari – argomenta Calenda -. Però da quando lo Stato ha concesso un prestito ponte da 6,3 miliardi agli Agnelli, che stanno portando via dall’Italia al testa e produzione dell’automotive, ho deciso che avrei comprato un’auto tedesca». Così «BlaBlaCarl» viaggerà su quattro ruote Audi.
Ma in questa difficile campagna per le Europee, basata anche sul radicale sostegno all’Ucraina con la candidatura della giornalista Nataliya Kudryk, c’è anche un’altra nota di colore per Azione.  Calenda, prima diventare un «pilota elettorale», da mesi si era già calato nei panni di «Cicerone», pubblicando per ogni sua tappa politica la foto di un’opera d’arte o di un monumenro della città visitata, raccontandone storia e aneddoti. Un «format» messo in campo da Palermo a Varese. L’ultima puntata del «Calenda» versione «Alberto Angela» è stata appunto nel capoluogo siciliano: «Prima di ripartire, veloce passaggio alla chiesa del Santissimo Salvatore – il racconto su Instagram -, piccolo gioiello architettonico data la sua forma a pianta ellittica e la cupola ovoidale che la rendono a dir poco unica nel suo genere; e doverosa visita alla cattedrale di Palermo, una meraviglia per gli occhi e lo spirito. Palermo ti rigenera».