Zanetti bloccato dalla security ai sorteggi Champions, respinto all’ingresso

C’è stato oggi un curioso imprevisto per Javier Zanetti, ex bandiera dell’Inter, attuale vicepresidente del club di viale della Liberazione. A Nyon oggi, lunedì 18 dicembre, si sono tenuti i sorteggi di Champions (e di Europa e Conference League). I nerazzurri agli ottavi hanno pescato l’Atletico Madrid (andata a San Siro il 20 febbraio; ritorno in Spagna il 13 marzo), ma poco prima Zanetti ha dovuto lottare, quasi come quando sfrecciava sui campi di calcio, per entrare nella sala del sorteggio. Il motivo? Arrivato in ritardo a causa della nebbia su Ginevra (che non ha consentito al volo di rispettare l’orario previsto), l’argentino all’ingresso è stato stoppato da un addetto alla sicurezza. Non tanto per non essere stato riconosciuto, ma perché non aveva ritirato l’accredito proprio per far prima, visto il ritardo accumulato. Zanetti si è comunque qualificato come vicepresidente del club, ma senza far cambiare idea all’uomo della security. C’è stata una discussione per qualche secondo, mentre la cerimonia era già iniziata. C’è chi ha cercato di aiutare Javier e dopo soltanto qualche minuto l’ex difensore è riuscito a prendere posto in sala e ad assistere al sorteggio, che avrebbe poi visto i nerazzurri venire sorteggiati contro i Colchoneros di Diego Pablo Simeone, ex compagno di Simone Inzaghi ai tempi della Lazio dal 1999 al 2003. «Dopo una lunga corsa siamo arrivati in tempo per il sorteggio», ha scherzato ai microfoni di Sky Sport, facendo capire che qualcosa fosse accaduto. Poi ha analizzato il sorteggio con i giornalisti. Manifestando soddisfazione visto che l’Inter è riuscita comunque a evitare le tre big: Bayern Monaco, Manchester City e Real Madrid. «Simeone è un amico, so come prepara le gare. Saranno due partite tra due grandi squadre. Grande rispetto per l’Atletico Madrid, conosco la sua cultura e la sua storia. Sapevamo che, essendo arrivati secondi, ci sarebbero state grandi avversarie. Speriamo di arrivare alle due partite in un momento di forma come quello attuale», ha concluso Zanetti. corriere.it