Willy, condannato a 21 anni si sposa in carcere “Visto in tv e mi sono innamorata”
Lo ha visto in tv, in uno dei programmi sull’omicidio di Willy Monteiro. Al resto ci ha pensato Cupido. È nato così l’amore tra Mario Pincarelli, condannato a 21 anni per l’omicidio del giovane cuoco di Paliano e una ragazza di 28 anni che sposerà il 16 aprile. La cerimonia è fissata nel carcere di Civitavecchia, dove il giovane è recluso.
L’amore tra i due è stato folgorante: dopo le trasmissioni in tv i due si sono incontrati, da vicino, una sola volta, durante un’udienza del processo che, proprio ieri si è concluso, per il giovane di Artena, con la conferma della condanna da parte della Cassazione. In verità l’imputato sperava in una derubricazione del reato: da omicidio volontario a preterintenzionale. La Suprema Corte, invece, ha respinto tale istanza avanzata dall’avvocato Loredana Mazzenga, che commenta: «Francamente, speravamo che la Corte riconoscesse il preterintenzionale, ma considerando il forte impatto mediatico che ha avuto questo processo e di fronte alle condanne degli altri imputati, mi sono resa conto che era praticamente impossibile».
Con una buona condotta, comunque, tra una decina d’anni Pincarelli potrà godere dei permessi premio, della semilibertà e, poco a poco, potrà ricostruirsi una vita. A progettare il futuro, nel frattempo, ci penserà sua moglie che, nel frattempo, ha tenuto stretti i contatti con lui tramite una fitta corrispondenza. La 28enne lavora in un’attività commerciale di Roma Nord e, chi la conosce, ha definito la relazione frutto di «una profonda attrazione». «Lei è follemente innamorata, ma non c’è da stupirsi» si limita a commentare l’avvocato Mazzenga. Evidente l’allusione ai diversi altri casi di cronaca giudiziaria culminati con le nozze dopo le condanne. Per il resto si sa che la cerimonia seguirà il rito civile e che saranno ammessi solo i familiari più stretti e una ristrettissima cerchia di amici. Più o meno, una decina di persone. Saranno vietate le foto, perché all’ingresso del carcere tutti gli invitati saranno perquisiti e dovranno lasciare all’esterno i telefonini. Ma non è escluso che, vista la straordinarietà della cerimonia, la stessa direzione del carcere provveda a immortalare il rito per regalare (successivamente) le foto alla coppia. Dal giorno dopo le nozze la neosposa potrà chiedere un colloquio a settimana (nella speranza che Pincarelli, nel frattempo, non venga trasferito). E chi la conosce bene giura che sfrutterà tutte le occasioni per potergli stare vicino. corriere.it