We are the world, in una sola notte la canzone per salvare l’Africa
La leggenda narra che Harry Belafonte, Mr. Banana Boat, alzi la cornetta del telefono per chiamare Lionel Richie, Mr. All Night Long; Harry è spazientito perché fa notare a Lionel che è assurdo che Bob Geldof l’anno precedente abbia raccolto svariati milioni di sterline per combattere la carestia in Etiopia e nessun artista di colore fosse presente nel progetto. Lionel concorda con la tesi di Harry e chiama l’amico Quincy Jone. Metti che al suo fianco c’è un tale Michael Jackson e il gioco è fatto. Lionel va a trovare Michael e in un paio di giorni nasce We Are The World. Il nome del super gruppo che inciderà la canzone sarà USA for Africa, 45 tra i più grandi cantanti del momento tra cui Tina Turner, Paul Simon, Diana Ross, Bruce Springsteen, Steve Perry, Stevie Wonder, Cyndi Lauper, Billy Joel e Ray Charles. Tutti questi non si limitarono a incidere le loro parti vocali separatamente e spedirle. Per l’operazione We Are The World si farà tutto alla grande, tutto in una notte, presso gli studi Hollywood’s A&M di Hollywood. La gente non ci crederà mai che una cosa del genere sia accaduta e allora si filma tutto. Il video di We Are The World mostrerà a tutti che è accaduto davvero, era dai tempi dei racconti della mitologia greca che gli esseri umani non vedevano una cosi nutrita schiera di super uomini e super donne bianchi e neri tutti insieme dentro a uno studio di registrazione. E non ci può credere nessuno ma tra di loro c’è anche Bob Dylan. È il 28 gennaio 1985. Con una sola canzone guadagneranno più di 100 milioni di dollari che andranno in beneficienza a favore alla popolazioni africane colpite da carestie.
Redazione Digital