Vittime delle Foibe-“Uccisi con la sola ‘colpa’ di essere italiani”

“Oggi, nella giornata del ricordo, vogliamo commemorare tutti i nostri fratelli che furono infoibati e sterminati dai partigiani titini – ha affermato Lorenzo Baglione, presidente Gioventù Nazionale Veroli – Molti nostri connazionali, residenti nelle terre dalmate-istriane furono uccisi con la sola ‘colpa’ di essere italiani. Molti altri, per sfuggire a tali barbarie, divennero esuli e cercarono di tornare in Patria per trovoare riparo ma in molti comuni italiani vennero rifiutati perché ritenuti fascisti. I comunisti e la sinistra, i padri spirituali di quelli che oggi sostengono l’accoglienza sempre e comunque verso tutti, se ne lavarono le mani e il martirio e il dramma dei nostri connazionali fu dimenticato e cancellato per oltre mezzo secolo. Fortunatamente, il 10 febbraio 2005 il Parlamento ha deciso di istituire la giornata del ricordo, sollevando così quel velo che di ipocrisia che aleggiava attorno a una delle pagine più tristi della nostra storia. Tutti noi abbiamo il dovere di coltivare la memoria di quanto successo, l’ingiustizia, la tragedia, la brutalità di questi fatti. Ognuno di noi inoltre ha il dovere di condannare ogni atto dettato dalla violenza e dall’intolleranza e stupisce il silenzio dell’amministrazione comunale di Veroli che non ha ritenuto opportuno spendere due parole a riguardo – ha concluso Baglione – Tali episodi dovrebbero unire e non dividere, ma evidentemente per alcuni quel velo ancora non è stato sollevato”.