Vietato l’accesso nelle scuole senza Green pass, docenti rischiano di perdere lo stipendio

Da mercoledì 1° settembre in Italia l’obbligo di green pass viene esteso anche a  trasporti, scuola e università. Chi avrà necessità di viaggiare in aereo, treno, autobus, nave e traghetto dovrà rispettare le regole introdotte dal decreto approvato il 6 agosto scorso. Novità sono previste anche per il personale di scuola e università e per gli studenti dei diversi atenei. Le misure si aggiungono a quelle già in vigore dal 6 agosto, quando è stato introdotto l’obbligo di green pass per ristoranti e bar al chiuso, piscine e stadi. 

Per ottenere la certificazione verde, come ormai noto, basta una dose di vaccino (il green pass sarà valido dopo 15 giorni dalla prima dose), oppure l’attestazione di guarigione dal Covid nei sei mesi precedenti, o ancora un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.

Dal 1° settembre tutto il personale scolastico del sistema nazionale di istruzione deve «possedere» ed è «tenuto a esibire» la certificazione verde. Chi non rispetterà la disposizione non potrà accedere alle strutture scolastiche e verrà considerato in «assenza ingiustificata». Al quinto giorno il rapporto di lavoro verrà sospeso e il dipendente non percepirà più lo stipendio. Il personale assente dovrà essere sostituito da supplenti: proprio per questa ragione il governo, nello stesso decreto, ha stanziato 358 milioni di euro. La norma coinvolge tutte le istituzioni scolastiche statali, paritarie e non paritarie, compresi i centri provinciali per l’istruzione degli adulti.