Veroli, spopolano i gioielli di Nanà

Plasmare la materia e trasformarla in collane, orecchini, bracciali, pendenti. Gioielli realizzati interamente a mano. La passione di Nadia Caroselli alias Nanà gioiella, intervistata dalla direttrice di Area C quotidiano.

Quando ha iniziato a produrre gioielli? «Ormai da molto tempo. Collane bracciali, orecchini, spille, borse gioiello, accessori  matrimonio, acconciature, cuscini portafedi, scatoline in legno o tutto ciò che si possa creare con qualunque materiale, se possibile senza colla o plastiche».

Passione o lavoro? «La passione per i gioielli l’ho sempre avuta, già da ragazza curavo questo interesse mai messo in pratica come lavoro. E’ una passione a tempo quasi pieno».

Qual e’ il significato di Nanà? «All’inizio era La Bottega di Nadiù come usava chiamarmi mia madre che non ho più. Nella mia ‘bottega’ realizzavo oggetti con il legno, specchi, mosaici riciclando materiali e modernizzandoli. Poi sempre da Nadiù il nome è stato cambiato in Nanà gioiella».

Qual è l’età delle sue clienti? «Da 16 a 60 anni e spesso gli personalizzo il gioiello che mi chiedono».

Cosa preferiscono nello specifico? «Soprattutto anelli. Anche orecchini, bracciali collane. A volte mi lasciano dei loro gioielli affinché possa apportare modifiche o creare qualcosa di nuovo».

Quali colori userà in questa stagione? «Marrone, beige, verde scuro e oro. Abbinandoli alle pietre dure che uso, lapislazzuli, turchese, corallo, cristalli Swarovski, ottone, acciaio e argento 925. Tutti gioielli realizzati interamente a mano, privi di nichel e altri materiali allergici per un comfort sicuro».