Veroli, scuole ok ma il paese è spento e spopolato ecco la lettera alla Befana
di Marco Bussagli
Nella prassi consolidata fra Maggioranza e Opposizione, soprattutto in Italia (e non si sa bene con quali vantaggi), la seconda “dice male” della prima per partito preso. A prescindere dalle decisioni che il “Governo” (sia nazionale, regionale o comunale) prende, chi si trova in minoranza, critica le scelte effettuate. Nel caso dell’attuale legislatura verolana, la Minoranza che – in qualche modo mi onoro di guidare, essendo stato candidato sindaco – invece, ha dato più volte prova di prendere posizioni nel merito. Il che ha provocato anche reazioni forti e di critica nei nostri confronti. È un atteggiamento, invece, che – a mio avviso – qualifica positivamente la dialettica consiliare della quale siamo orgogliosi. Senza per questo essere incoerenti, semplicemente, abbiamo valutato con serenità le azioni della Maggioranza e agito di conseguenza. Così, accingendomi, qui, a tirare un po’ le somme dell’anno appena trascorso con questa “lettera alla Befana”, divenuta quasi una consuetudine, devo spezzare alcune lance in favore delle azioni intraprese dall’Amministrazione Cretaro e, poi, segnalare aspetti che andrebbero migliorati e messi a fuoco. Mi riferisco, prima di tutto alla ristrutturazione del complesso della “Scuola Valente”, risanato dopo i danni provocati dalle scosse telluriche di qualche anno fa. Approfitto anche per dire – per averlo toccato con mano nella mia esperienza di assessore-tecnico (tengo all’aggettivo) della prima Giunta D’Onorio – che il Comune di Veroli ha un “parco-scuola” di tutto rispetto e che da questo punto di vista le azioni delle varie Giunte che si sono susseguite hanno fatto un lavoro lodevole. Anche la Biblioteca Comunale è un punto di forza dell’Amministrazione Cretaro. Avendo avuto modo di frequentarla per via della donazione libraria che ho avuto il piacere di mettere in atto, ho potuto constatare non solo la qualità del servizio, ma avere anche la gradita sorpresa di sapere che parte dei proventi stipendiali della Giunta sono stati impiegati per l’acquisto dei computer e delle strutture informatiche dell’istituto. La cosa mi ha fatto particolarmente piacere perché si deve al sottoscritto se Veroli ha una Biblioteca Comunale moderna, dal momento che – sempre in qualità di assessore-tecnico – risolsi un problema di tipo logistico e amministrativo che, prima vincolava alla Giovardiana la biblioteca moderna, rendendo poco utilizzabili entrambe le istituzioni per molti anni. Voglio allora ricordare la collaborazione di Don Celestino Noce che, in quanto Rettore della prima, mi facilitò non poco il compito. Un’altra iniziativa importante, dovuta all’impegno di chi scrive e appoggiata dalla delegata alla cultura Francesca Cerquozzi, è stata la “Giornata del cuore rosa”, celebrata il 25 novembre, la data che il mondo dedica a debellare la violenza contro le donne. Infine, un altro aspetto positivo è costituito dal Museo Civico che ho potuto visitare in occasione della giornata dedicata alla donazione libraria e che deve essere considerato un fiore all’occhiello del nostro paese, con reperti e strutture storiche, come gli ambienti di disimpegno del tempio romano che sorgeva in corrispondenza della chiesa di Sant’Andrea, unici nell’intera provincia. Allora tutto perfetto con la giunta Cretaro? Non esattamente. Anzi, cominciamo proprio da qui, dal Museo. Lo sforzo fatto attraverso gli anni nella costituzione della raccolta museale andrebbe valorizzato per bene. Conto di farne un’interrogazione al consiglio comunale. È impensabile che una struttura del genere non abbia neppure un’insegna. Bisogna saperlo che a Veroli c’è il Museo Civico e chiedere alla cortesia di qualche anima pia di indicarci dov’è per visitarlo. Come spesso accade nel nostro paese (intendendo l’intero stivale), si tratta di tutto lavoro sprecato. Si parla tanto di vocazione turistica e poi non si provvede neanche a questo. Anzi, ricordo all’Amministrazione che si è impegnata, su sollecitazione della Minoranza, a dedicare il museo ad Amedeo Maiuri, verolano d’eccellenza troppo spesso dimenticato. Sarebbe poi necessario migliorare la pulizia delle strade. I cittadini m’inviano foto imbarazzanti, descrivendomi miasmi poco rassicuranti. Sono fiducioso, però, perché, almeno in parte, l’Amministrazione ci ascolta. A seguito delle critiche di chi scrive sulla mancata segnalazione della mostra virtuale su Klimt, adesso, quella dedicata a Pinocchio (che non ho avuto modo di vedere) è reclamizzata da manifesti e stendardi. Resta, però, il dato di fondo e, cioè, che avevo ragione nel lamentare l’acquisto improvvido di Palazzo Campanari. A tre anni di distanza dall’atto giuridico, a fronte di millantati progetti nei quali sarebbe stata coinvolta la Regione per farne un centro Congressi di livello nazionale e oltre, non si riesce ancora a trovare un utilizzo serio dell’edificio. Anche la mia proposta di collocarvi l’Istituto Alberghiero non ha trovato alcuna risposta. Scelte sbagliate di questo tipo, con l’impiego d’ingenti somme di denaro, hanno penalizzato e penalizzano la crescita del paese. Un altro errore madornale è stato il Palazzetto che, magari – come dice il sindaco – “tutti ci invidiano”, ma che a fronte dei 10.000.000,00 di euro investiti ha prodotto solo spese annuali e nessun vantaggio per il territorio. Tutto questo ha come triste conseguenza lo spopolamento del paese, la mancanza di strategia e il profilo asfittico del commercio e dell’artigianato. Anche l’opportunità di sfruttare il PNRR con un Assessorato ai finanziamenti europei, come era previsto dal mio programma elettorale, è sfumato. Il sindaco dette, all’inizio di questa legislatura, un incarico in tal senso, ma il profilo del destinatario era inadeguato (serve un tecnico) e, soprattutto, la scelta dell’Amministrazione non era convinta. Così, anche questa possibilità è sfumata. Allora, come si vede – permettetemi questa chiosa conclusiva – non sono io che prendo “fischio per fiasco”, ma sono certi che non capiscono quello che dico, forse perché a loro non conviene.