Veroli, quando i bambini venivano gettati nelle fosse comuni denunciato il vecchio custode del cimitero

di Alfredo Gabriele

Questa notizia è stata raccolta dagli atti della Pretura di Veroli. “Il cimitero nuovo era stato aperto prima dell’Unità d’Italia. L’anziano custode continuava a rispettare le precedenti disposizioni dei parroci. Secondo queste norme precedenti quando avveniva un decesso dopo il parto e il neonato moriva senza battesimo, il corpo del piccolo defunto non poteva essere seppellito nel territorio cimiteriale, perché luogo sacro; veniva buttato in una fossa comune estranea. La norma non era più valida con l’avvento dell’Unità però il custode del cimitero non era al corrente e non si era aggiornato. Avvenne perciò che nel cimitero di Veroli il vecchio custode fu denunciato al pretore per “scempio e dispersione di cadavere” quando si apprestò a disperdere fuori dal cimitero i resti mortali dei neonati deceduti ma non battezzati prima”.