Veroli, qualcuno non lo sa ma già esiste una piazza dedicata a chi è morto alle Fosse Ardeatine

In occasione dell’ultimo consiglio comunale è stata discussa la mozione dei consiglieri Bussagli e Papetti sulla intitolazione di una piazza ai Martiri delle Foibe.

A detta della maggioranza l’intitolazione ai morti italiani sul confine orientale può avvenire a condizione che venga intitolata una piazza anche ad altre stragi (sic).

“Nel premettere di condividere la mozione, chiediamo di integrarla su altri fatti tragici, come ad esempio l’eccidio delle Fosse Ardeatine ed altre atrocità di tale genere, quali crimini che non debbano mai più ripetersi – ha affermato Denis Campoli – Chiediamo, pertanto, l’impegno dell’Amministrazione ad individuare altre strade, piazze o luoghi pubblici, da poter intitolare quale nuova toponomastica comunale in ricordo delle Foibe e di tutti gli altri crimini contro l’umanità”.

“L’integrazione proposta dal consigliere Campoli – ha aggiunto Cristina Verro – trova giustificazione non solo per lo spessore della medesima, ma anche dal fatto che dalle verifiche effettuate nella toponomastica comunale, non si trovano intitolazioni di questo genere a strade, piazze o altri luoghi pubblici”.

“Proposte siano importanti, come sono, per far emergere la memoria sui crimini della guerra senza, però, porci in contrapposizione – ha concluso Simone Cretaro – L’unica consapevolezza deve essere quella di far conoscere, specie alle giovani generazioni, pagine di storia perché sappiamo quanto sia importante studiare la storia. Spazi da individuare per intitolazioni siano meritevoli, ma onestà intellettuale non deve significare rincorrerci nel mettere bandierine su fatti criminosi che tutti condanniamo”.

Qualcuno probabilmente non sa che piazza Celestino Frasca, in località Santa Francesca, è dedicata a chi è morto alle Fosse Ardeatine. Infatti Frasca, operaio di Veroli che lavorava a Roma, fu rastrellato dai nazisti e ucciso nella cave di pozzolana di via Ardeatina, a seguito dell’attentato di via Rasella compiuto da un gruppo di partigiani a danno del battaglione Bozen.

Redazione Veroli