Veroli, polemica tra vicini di casa nel centro storico
In merito alla nota pubblicata da un quotidiano locale lo scorso 11 giugno, riportiamo le argute osservazioni del cittadino anonimamente colpito. «La gentile signora, fortunata nell’avere il posto auto a pochi metri dalla propria abitazione, ignorerebbe il disagio al quale si sottopone giornalmente la maggior parte degli abitanti nella zona alta del paese, costretta a volte a manovre di emergenza. Non essendo una questione di interesse generale, una esperta di diritto dovrebbe occuparsi di altro anziché intromettersi in vicende che non le competono e per le quali i diretti interessati, adulti e vaccinati come si suol dire, sono pronti ad assumersi eventuali responsabilità. Il segnale posto all’imbocco del tratto a senso unico, imporrebbe il transito delle auto soltanto ai residenti ma la consuetudine è tutt’altra. Nessun segnale inoltre indica la larghezza della strada. In via eccezionale l’autista del mezzo, incaricato per lo svolgimento di operazioni di scarico presso la mia abitazione (tra l’altro immortalato con furbizia e tempismo perfetti), nel percorrere il vicolo nel giusto senso, resosi conto dell’impossibilità di arrivare a destinazione, ha dovuto obbligatoriamente operare un’inversione di marcia e, con tutte le precauzioni del caso e con il supporto del suo collega, percorrere lo stesso vicolo contromano. Fortunatamente c’è chi, sostituendosi alla Polizia locale, vigila affinché tutto proceda con regolarità, prestando anche cura alla consequenziale divulgazione di contenuti falsi e tendenziosi. L’omissione delle generalità, nella nota pubblicata dal giornale, non è sufficiente di per sé ad escludere l’identificazione degli scriventi infatti sono gli stessi che amano i gatti ma non aiutano i propri vicini, per dirla con Papa Francesco. Un quotidiano, seppur locale, non dovrebbe dare spazio a chiunque, rischiando così volgarmente di confondersi con i social network. Concludo dicendo che i panorami e le aggressioni nella nostra città sono altrove».