Veroli, niente manutenzione cresce l’erba nelle caditoie

di Giorgio Mauti
In questi ultimi tempi sui giornali locali quasi ogni giorno leggiamo delle grandi opere in fase di realizzazione a Veroli. Anche se in alcuni casi tali opere, ad esempio il nuovo chalet di San Martino, una specie di brutta copia di una baita adatta forse ad una valle del Tirolo, in legno ma con gli annessi mastodontici manufatti in cemento lasciano molto a desiderare. Ma questa vuole essere solo la mia personale opinione. Probabilmente influenzata dal ricordo di aver frequentato negli anni giovanili un luogo gradevole e curato quasi maniacalmente da due giardinieri comunali, con manufatti che non disturbavano minimamente l’ambiente circostante.
A molti piacerà ma forse sarebbe stato meglio procedere ad una radicale bonifica e risistemazione dei giardini che erano stati da tempo trascurati, senza stravolgimenti e soprattutto senza l’utilizzo di tanto cemento, impegnando le somme utilizzate per migliorare il decoro di cui hanno bisogno molte zone del centro storico. A proposito di decoro sarebbe poi il caso di sollecitare i proprietari di scheletri di edifici o di edifici fatiscenti come quelli all’inizio di Viale Roma che da anni danno il benvenuto in città affinché provvedano ad una loro sistemazione.
Per restare all’ingresso della Città anche il muretto prima di via Gracilia avrebbe bisogno di una buona ripulitura per togliere il nero dello smog accumulatosi negli anni. Molto tempo fa ho segnalato che da un palo dell’illuminazione in viale XXI Aprile, all’altezza dello chalet, pende una pesante plafoniera con grave pericolo per pedoni ed automobilisti, ma a nessuno sembra interessare. Questi sono solo alcuni esempi di degrado. Il motivo per cui ora scrivo è però un altro.
A parte, ripeto, il grande interesse per le opere faraoniche, si continua a fare molto poco per l’ordinaria manutenzione. Solo qualche giorno fa su questo sito ho letto l’ennesimo articolo sullo stato di abbandono dell’area delle mura megalitiche e sulle proteste degli abitanti della zona. Ma c’è molto altro a Veroli che versa in stato di abbandono da tanto tempo. Ad esempio nella strada dove abito, in uno spazio di appena 30 o 40 metri ci sono 4 caditoie che versano in uno stato pietoso. Come si può vedere nella foto allegata dalla griglia addirittura fuoriescono alti ciuffi di erba. Ciò significa che è da molti mesi che non si effettua l’ordinaria manutenzione. E qui non si tratta soltanto di decoro.
Le caditoie infatti sono molto importanti perchè svolgono un ruolo fondamentale nel sistema di drenaggio urbano facendo defluire l’acqua piovana dalla strada alla rete fognaria.
Sono quindi essenziali per evitare allagamenti, disagi agli utenti e problemi di erosione del suolo e danni alle infrastrutture. Per questo sarebbe necessario procedere ad una corretta manutenzione e pulizia delle caditoie da effettuare regolarmente da personale competente.
Ma tutto ciò sembra non interessare affatto ai nostri amministratori intenti a vantarsi solo della realizzazione delle grandi opere e che parlano in continuazione della vocazione turistica della città.
Tanto basta poi accusare il cosiddetto “cambiamento climatico” per i danni causati dai fenomeni meteorologici! Il cemento e le strutture idrauliche,grandi e piccole,non funzionanti o non realizzate risulteranno in ogni caso innocenti. Questo purtroppo ci racconta la storia e soprattutto la cronaca recente.