Veroli, marocchinate «Mia nonna violentata dai soldati nordafricani»

Silenzio assoluto in occasione della prima giornata in ricordo delle marocchinate. Ecco la testimonianza di Melissa, giovane studentessa di Veroli.

“I drammatici fatti accaduti in Ciociaria nel 1944 noti con il termine “marocchinate” hanno toccato anche gente di Veroli. Mia nonna è stata violentata da un gruppo di goumiers. Non avendo più un’abitazione per colpa della guerra, aveva abbandonato il suo paese. Era giunta con tutta la sua famiglia a ridosso della Casilina, tra Ripi e Pofi. Fu fermata da questi soldati nordafricani, trasportata non molto lontano dalla principale strada di collegamento e violentata. Tornò dopo alcuni giorni e non ne parlò per moltissimo tempo finché iniziò a raccontarlo ai membri della sua famiglia. Molte donne invece morirono, tuttora non si conosce il numero esatto degli stupri e dei saccheggi. Non si può restate in silenzio davanti a questa immane tragedia e spero che le istituzioni in futuro facciano di più per condannare simili episodi”.

Redazione Digital