Veroli, l’Orto botanico è realtà

Con la manifestazione del 1° giugno presso il Cinema Trulli si conclude il progetto della Scuola Secondaria di primo grado Caio Mario “Orti in cortile”, che ha trovato l’approvazione e il finanziamento della Regione Lazio nell’ambito del progetto “Fuoriclasse”. Le varie attività laboratoriali, relative a tematiche ambientali, hanno permesso di ampliare la gamma delle possibilità esperienziali dei ragazzi all’interno della scuola, integrandole con attività pratico-manuali parallele al tradizionale percorso scolastico. Il progetto ha visto il recupero e la riqualificazione dell’orto botanico presente nella scuola fin dal 1999 come “Giardino dei cinque sensi”, così chiamato perché caratterizzato da un percorso che coinvolgeva tutta la sfera sensoriale e si concludeva nell’”aula verde” riconosciuta CEA (Centro di Educazione Ambientale) nel 2006, già utilizzato e partecipato dagli alunni e dagli insegnanti della scuola per lo svolgimento di diverse attività. Negli anni tale spazio verde aveva cominciato a subire i danni del tempo e necessitava di interventi sostanziali che “Orti in cortile” ha consentito di realizzare.

Gli alunni sono stati coinvolti in tutte le fasi dei lavori. Sotto la guida di esperti, il dott. Marco Sarandrea e Francesco Tommaselli, hanno approfondito la conoscenza delle piante locali, in particolare di quelle officinali, che sono state messe a dimora nell’orto. Si sono quindi occupati dei vari lavori, dalla pulizia dalle erbe infestanti alla preparazione del terreno, dalla piantagione all’irrigazione. Hanno lavorato in piccoli gruppi, con ruoli e compiti ben definiti, in modo interattivo, collaborativo e responsabile, sotto la guida dell’esperto e degli insegnanti coordinati dalla prof.ssa Cinzia D’Arpino. Le piante aromatiche coltivate sono state essiccate per ricavare aromi misti con cui sono stati prodotti vasetti con sali e bottigliette con oli per aromatizzare cibi.
E’ stato realizzato uno splendido erbario di cui i ragazzi hanno curato tutte le diverse fasi esecutive.

Nel corso del progetto sono state realizzate delle interviste con il coinvolgimento dell’intero gruppo classe al fine di elevare il livello di inclusività della scuola. Gli alunni hanno intervistato la prof.ssa Uccioli, ideatrice del Giardino dei cinque sensi, ed i nonni, da cui hanno appreso l’uso domestico delle piante officinali.
Hanno avuto modo di incontrare alcuni rappresentanti dell’Associazione “Altre…menti”, invitati a scuola per una merenda in giardino, dove gli alunni si sono trasformati in piccoli ciceroni illustrando e spiegando le caratteristiche delle diverse piante già presenti e di quelle messe a dimora. La visita guidata al Museo delle erbe di Veroli ha invece permesso agli alunni di comprendere come la cura e il rispetto delle piante rientri nel patrimonio culturale del comune, che da sempre ha dato una grande importanza alla ricchezza delle specie vegetative autoctone e alla loro conservazione, protezione e valorizzazione.

Tutte le attività sono state documentate e sono stati prodotti diversi lavori che testimoniano i percorsi realizzati. I risultati sono stati illustrati nella manifestazione finale, in una sorta di percorso reale e multimediale. Dopo il saluto del Dirigente Scolastico, dott.ssa Angela Avarello, che ha presentato le finalità del progetto, la prof.ssa Sonia Arduini ha ripercorso attraverso un reportage fotografico tutte le varie attività che sono state svolte in questi mesi dai ragazzi, mentre in un libro digitale, realizzato dagli alunni e presentato dalle alunne Martina Di Rita e Alice Panetta, sono state evidenziate le varie fasi di lavoro che hanno portato alla realizzazione dell’erbario. La manifestazione si è conclusa con la lettura da parte degli alunni della II A di racconti e poesie nati nell’orto-giardino e ad esso ispirati, accompagnati dal sottofondo musicale del prof. Valerio Fazio, e con il canto “Per fare un albero” diretto dalla prof.ssa Viviana Iori.

“Coltivare l’orto è stato un progetto impegnativo, ma senza dubbio gratificante per la passione e l’entusiasmo che i ragazzi hanno dimostrato in ogni momento, felici di cimentarsi in attività per loro nuove e inconsuete”, riferisce il dott. Tomaselli. Il risultato di tutto questo percorso è stato un orto-giardino meraviglioso perché dentro ci sono stati l’interesse e l’impegno degli alunni che giorno dopo giorno hanno lavorato senza sosta. Un orto-giardino che è di fatto una speciale aula a cielo aperto, in quanto ha permesso di osservare lo sviluppo delle piante, la crescita dei fiori e dei frutti e la loro trasformazione nell’alternanza delle stagioni. Un luogo quindi utile per stimolare conoscenze scientifiche e tecnologiche, favorire abilità manuali, ma anche sperimentare il valore della pazienza, l’importanza dei tempi dell’attesa, sviluppare capacità organizzative coltivando competenze individuali e sociali.
La scuola di oggi deve permettere a tutti gli alunni di acquisire conoscenze ed abilità valorizzando le competenze di ognuno, attraverso una didattica che consenta anche l’operatività attraverso l’esperienza concreta.