Veroli-“L’ambulatorio di Guardia Medica è chiuso”

Marco Bussagli

“Avete provato a telefonare alla Guardia Medica di Veroli? Magari di domenica, per farvi visitare? Beh, io l’ho fatto e il risultato è a dir poco sconcertante – ha affermato il candidato a sindaco Marco Bussagli – L’ambulatorio di Guardia Medica di Veroli è chiuso e un call-center, che risponde dal numero verde 800 185 486, ti dice che devi andare a Sora o a Frosinone”.

“Si pensa di essere in un sogno, perché si scopre che il medico è presente in sede, ma la ASL ha vietato di aprire la porta e visitare chi si reca presso il presidio di Veroli – ha aggiunto Bussagli – Quindi il malcapitato deve mettersi in macchina e andare a Sora o Frosinone. Perché, secondo la ASL e le nuove, geniali, disposizioni, il servizio può agire solo per pazienti domiciliari non trasportabili. Nemmeno Kafka ci sarebbe riuscito. Questo accade perché, in realtà, le cose stanno in questo modo: la Regione Lazio ha recentemente istituito in alcuni presidi sanitari l’ambufest e Veroli ne ha subito le negative conseguenze”.

“Come si capisce dall’orribile neologismo si tratta di un “ambu”[latorio] “fest”[ivo]. Questo servizio, però, esiste già istituzionalmente nelle ASL da 40 anni e si chiama Guardia Medica. La cosa assurda è che la Regione ha pensato di limitare l’attività della Guardia Medica, visto che non potevano sopprimerla in quanto prevista da una Legge dello Stato. Così ne hanno resa difficoltosa l’attività, asserendo che poteva fare solo servizio a domicilio per gli utenti non trasportabili secondo il call center. Un artifizio del tutto pretestuoso per giustificare l’esistenza dell’ingiustificabile ambufest, che comporta il raddoppio dei costi per fare meno cose di prima”.

“Le vittime principali di questa pazzesca situazione sono gli utenti ed i Comuni che si sono visti privare senza motivo dell’ambulatorio di Guardia Medica che per decenni è stato  funzionante. Quello che stupisce è che non abbiamo sentito un solo fiato dagli attuali amministratori comunali quando a Veroli è stato tolto questo importante servizio sanitario, mentre avrebbero dovuto insorgere”.

“Giacché si tratta di un’idea della Regione – ha concluso il professore – forse, gli attuali Amministratori, tra il bene dei cittadini di Veroli e la sottomissione ossequiosa ai loro capi politici, hanno scelto quella che hanno ritenuto la cosa più importante per loro”.