Veroli, la giovane Ambra racconta le sue lezioni a distanza

Scuola media “Caio Mario” Veroli. Ambra, 13 anni, alle prese con la prova finale, racconta la sua esperienza con la didattica a distanza. 

Come è andata la didattica a distanza? «L’emergenza virus ci ha messo di fronte a qualcosa di nuovo, a cui nessuno, sia alunni che professori, era preparato. Inizialmente ci sono state delle difficoltà con la modalità della didattica online, ma prontamente le abbiamo affrontate e ci siamo adattati di conseguenza, con la fortuna che la nostra è una generazione che ha dimestichezza con la tecnologia. Sicuramente questa situazione ci ha messo in condizione di essere più autonomi e responsabili, dovendo imparare a gestire i nostri impegni scolastici».

Cosa ti è mancato di più? «La modalità della didattica a distanza mi ha fatto capire quanto sia importante la scuola e quanto noi alunni, spesso, diamo molte cose per scontato. Stare ore dietro ad uno schermo, seduti ciascuno nella propria stanza da soli, non è certo la stessa cosa che stare tra i banchi di una classe, con i propri compagni e gli insegnanti. Questa emergenza ci ha tolto la possibilità di scambiare anche un semplice sguardo, la complicità e soprattutto il contatto fisico, privandoci anche di un semplice abbraccio».

Gli esami sono in arrivo, come ti stai preparando? «Sicuramente questa situazione non è un pretesto per rilassarsi e allentare la presa con lo studio, anzi: il dover essere più autonoma mi ha portato a diventare più consapevole del mio “lavoro” da studentessa. Mi sto dedicando allo studio forse anche più di come avrei fatto normalmente. La modalità con cui si svolgeranno gli esami sarà forse più “riduttiva”, ma appunto per questo da parte mia c’è la volontà di dimostrare, anche in questo modo, l’impegno e la dedizione allo studio adottata in questi tre anni».

Cosa ti ricorderai di quest’anno scolastico? «Questo anno scolastico, essendo l’ultimo, era quello a cui tenevo di più, poiché segna la fine di un percorso e il passaggio ad un altro. Sicuramente, proprio perché ultimo, non avrei voluto viverlo in questo modo: lontana dai miei compagni e dai professori, che mi hanno accompagnata in tutto il percorso. Quello che mi rimarrà di questo anno scolastico sarà proprio il ricordo di questa strana condizione, nella quale ci siamo ritrovati tutti da un giorno all’altro, ma che sicuramente ci ha insegnato molto, soprattutto ad apprezzare quello che si vive giorno per giorno tra i banchi di scuola».

Hai dei progetti per il prossimo anno? «Oggi come oggi non si può avere la certezza di come sarà il futuro. Spero che per il prossimo anno scolastico si possa tornare ad una sorta di normalità e di poter continuare a dedicarmi allo studio, come ho sempre fatto, in modo da iniziare nel migliore dei modi il nuovo percorso che ho scelto». 

Ambra Neri, III B Scuola media “Caio Mario” Veroli (FR)