Veroli, innamorato della tintura imperiale d’Annunzio visita Santa Salome e Casamari

“Essenza tra il mistrà e l’assenzio con altri succhi medicinali, squisitissima… poche gocce bastano a trasmutare un bicchiere d’acqua in una specie di opale paradisiaca”. Così Gabriele d’Annunzio che nel 1915, pochi giorni prima che il Regno d’Italia entrasse in guerra, era a Veroli (FR), descriveva la leggendaria tintura imperiale dei frati di Casamari.
Il Vate visitò la Basilica di Santa Maria Salome, passeggiò tra i vicoli del centro dopodiché si diresse a Casamari di Veroli a bordo della sua Fiat Tipo 4.
I monaci gli aprirono tutta l’Abbazia e gli offrirono la loro tintura imperiale, 90% vol. Il vate rimase estasiato a tal punto da richiedere una fornitura ad hoc; lo stesso si ripromise di tornare presto a Veroli ma gli impegni bellici glielo impedirono.
Redazione Digital