Veroli-INchiostro BLUes, incontenibili “Machine Gun Blues”
Potente ed incontenibile “deflagrazione” nel Chiostro di Sant’Agostino con l’esibizione dei “Machine Gun Blues” nella serata promossa da Area C quotidiano all’interno della mostra Treperuno–MatericaMente.
La band, composta da Alessio Bianchi (voce e chitarre), Gianluca Franconetti (tastiere e sax) Andrea Stanisci (basso) e Fabio Dell’Olio (batteria), con il suo blues elettrico ha catturato il pubblico presente proponendo un genere di nuovo ascolto in città. Gli eccellenti musicisti hanno eseguito brani classici e moderni, spaziando da Muddy Waters e Stevie Ray Vaughan, rivisitando anche gli ZZ Top. La scelta del Blues all’interno di una mostra di arte contemporanea non poteva che dare risalto alla potenza rigeneratrice insita nella materia, ai suoi mutamenti e alle sue trasformazioni. Tutto si esprime attraverso un “corpo” e la sua utilizzazione porta in un caso all’emissione di un suono, nell’altro alla creazione di un’opera. Musica, forma e colore, obiettivo: la contaminazione. Discipline complementari che parlano la stessa lingua in termini di armonia, ritmo, composizione, colore, tempo e spazio; là dove l’occhio non arriva continua l’orecchio. L’artista, che sia musicista o pittore-scultore, ha il potere di regalare allo spettatore la visione di un mondo composto da note e colore e tutto ciò che può nascere da un incontro, se espressione autentica, non può che portarci alla bellezza. Grazie, Machine Gun Blues.