Veroli, illustre cittadino dimenticato da tutti e il sindaco non risponde

di Giorgio Mauti*

Oggi ricorre il 60° anniversario della scomparsa di Amedeo Maiuri, uno dei più insigni archeologi del ‘900, nato a Veroli il 7 Gennaio 1886. Anche questa ricorrenza purtroppo è stata del tutto ignorata dagli amministratori di Veroli a cominciare dal Sindaco e dalla Consigliera delegata alla Cultura, sempre pronti a pronunciare nei loro interventi ed interviste le parole “cultura” e “vocazione culturale della Città”. Negli ultimi tempi sono state deliberate cittadinanze onorarie per lo sportivo di turno, allestite costosissime mostre per celebrare un artista austriaco ed un famoso burattino italiano ma neppure una parola per ricordare l’illustre concittadino. Come ho già avuto modo di scrivere su questo sito, a Veroli c’è solo una defilata ed ormai scolorita lapide in Piazza Duomo che ricorda i natali verolani di Maiuri. Una lapide apposta a cura del Circolo Archeologico Romano, un ente privato. Quindi nulla di ufficiale da parte del Comune. In moltissime città italiane, comprese Roma e Napoli, ad Amedeo Maiuri sono state intitolate strade, scuole, auditorium, parchi. A Ceprano,Città di origine della famiglia Maiuri,il museo archeologico di Fregellae è stato opportunamente intitolato all”archeologo. Nella Città di Pompei viene organizzato un importante Premio Internazionale per l’Archeologia a lui intitolato che vede la partecipazione di archeologi provenienti da tutti i Continenti. In occasione del conferimento del premio per il 2022 l’Assessore alla Cultura del Comune di Pompei,Dott.ssa Andreina Esposito,  si espresse con queste parole:”Ricordare il nostro concittadino onorario Amedeo Maiuri,un gigante dell’archeologia mondiale,attraverso il riconoscimento ai più grandi studiosi di questa moderna disciplina,non solo è doveroso,ma rappresenta l’essenza stessa della nostra città,insieme a quella mariana nel contesto internazionale”.

Un magnifico elogio! Che altro aggiungere? Per questo negli ultimi 5 o 6 anni in più occasioni ho inviato al sindaco ed alle responsabili per la Cultura che si sono avvicendate diverse e-mail per chiedere che anche Veroli ricordasse in qualche modo l’illustre concittadino. Non c’è stata mai una risposta! Nel 2018,in vista della ristrutturazione e riapertura del Museo Civico Archeologico di Veroli che era privo di una denominazione,proposi agli Amministratori di intitolarlo a Maiuri. Ma anche in questo caso nessuna risposta alle mie e-mail. Contattai anche il funzionario archeologo responsabile per il Comune di Veroli, dott.ssa Quadrino, che prontamente mi rispose comunicandomi che la denominazione del Museo era stata ormai decisa ed era “I luoghi del tempo”. Nella stessa risposta la dott.ssa Quadrino aggiungeva che “apprendeva con piacere delle origini verulane (sic) del Maiuri”. Ciò stava a significare che nessuno degli Amministratori verolani l’aveva informata che Maiuri era nato nella nostra città! Comunque ritengo che la denominazione del Museo poteva benissimo essere integrata con l’aggiunta del nome dell’archeologo  nato a Veroli. Il risultato è che oggi sulla tabella accanto alla porta d’ingresso del nostro museo in Via Casalunga e sulle locandine che a volte compaiono nell’altro ingresso sulla piazza leggiamo soltanto queste parole:”Museo Civico Archeologico Veroli”. Le stesse parole che ricorrono anche nella prima schermata della “app”- audioguida al museo scaricabile direttamente dal sito ufficiale del Comune. Evidentemente la denominazione scelta non ha avuto molta fortuna! 

Infine nel 2021 in occasione della ristrutturazione dei giardini adiacenti al Monumento ai Caduti proposi  di nuovo di intitolarli ad Amedeo Maiuri. Anche in tal caso nessuna risposta! Per ricordare Amedeo Maiuri occorrerebbero decine e decine di pagine ma qui necessariamente posso solo riassumere, seppure in modo incompleto, la sua intensa attività. Dopo aver collaborato a ricerche archeologiche a Creta sotto la direzione dell’archeologo Federico Halbherr, Maiuri diresse  una missione archeologica nell’Egeo dal 1914 al 1924. Istituì e diresse il Museo archeologico di Rodi e fu nominato Sovrintendente ai monumenti e scavi nel Dodecaneso. Tornato in Italia nel 1924 fu nominato Sovrintendente alle antichità per la Campania con competenze anche su parte del Lazio, Molise e Basilicata. Diresse quindi gli scavi archeologici di Ercolano, Pompei, Campi Flegrei, Capri ed altri importanti siti della Campania ai quali si dedicò fino agli ultimi anni della sua vita. Fu Direttore per moltissimi anni del Museo Archeologico Nazionale di Napoli ed in questa veste, durante il periodo bellico, meritoria fu la sua attività per porre in salvo dai bombardamenti,trasferendoli in luoghi più sicuri, gli importanti reperti custoditi nel museo. Fu Docente di Antichtà Pompeiane nell’Università di Napoli e tenne la Cattedra di Storia Romana nell’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa, sempre a Napoli. Dal 1936 fu socio dell’Accademia dei Lincei. Vastissima la sua produzione letteraria.Ha lasciato numerosi scritti di carattere scientifico e di eccelsa vena letteraria. Per la collana “Itinerari, musei, gallerie e monumenti d’Italia” pubblicata prima dal Ministero della Pubblica Istruzione ed in seguito dal Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali ha curato i volumi dedicati a Pompei, Ercolano, Campi Flegrei e Capri.Editi anche nelle più diffuse lingue europee,più che semplici guide costituiscono ancora oggi strumenti essenziali per chi vuole approfondire la conoscenza dei suddetti siti archeologici. Voglio concludere questo ricordo con le parole indirizzatemi il 2 Marzo 2020 dal Professor Massimo Osanna,allora Direttore del Parco Archeologico di Pompei ed oggi Direttore Generale dei Musei d’Italia del MIBACT.

“Gentile Prof.Mauti, grazie della e-mail e dello sforzo fatto nella sua cittadina per ricordare un grande personaggio della cultura italiana del ‘900. Il mio impegno a Pompei non poteva che partire dalle realizzazioni di Amedeo Maiuri,la cui opera mi ha sempre sorpreso per ampiezza, vastità di visioni, professionalità…”Queste parole e quelle su citate dell’assessore Andreina Esposito di Pompei siano di stimolo per gli amministratori di Veroli affinché finalmente si decidano a rendere il dovuto omaggio all’illustre concittadino.

*Già docente Scuola media “G. Mazzini” di Veroli