Veroli, ecco la più antica biblioteca di tutto il Lazio meridionale

Giornata mondiale del libro. Uno scrigno nel centro storico di Veroli.

La Giovardiana è la più antica biblioteca ad uso pubblico del Lazio Meridionale. Istituita nel 1773 a favore degli alunni del seminario, essendo all’interno del seminario ed essendo una biblioteca gestita dall’autorità ecclesiastica e a favore di tutta la cittadinanza e degli studiosi.

Tra questi Virginia Brown che è stata professoressa presso il Pontifical Institute of Mediaeval Studies dell’Università di Toronto.

“La biblioteca prende il nome dal suo fondatore Vittorio Giovardi, sebbene i più antichi timbri riportano Biblioteca del Seminario di Veroli ma da subito la biblioteca è stata detta spontaneamente “Giovardiana”, specchio della cultura settecentesca legata alla erudizione storica – ha affermato il dott. Paolo Scaccia Scarafoni – Nato a Veroli nel 1699, Giovardi discendeva da una illustre famiglia e tra i suoi antenati il cardinale Cesare Baronio. Questa eredità culturale era molto sentita da Giovardi che tra l’altro era un bibliofilo. Dopo la laurea in Diritto civile e canonico inizia a lavorare presso la Santa Sede nel 1733 fino a diventare primo dei giudici della Segnatura apostolica. La biblioteca conserva molte raccolte di documenti, la cosiddetta diplomatica, degli ordini religiosi benedettini, francescani, agostiniani come pure rare pubblicazioni, tra cui una del Seicento”. 

“Virginia Brown fu una assidua frequentatrice della Giovardiana – ha aggiunto Scaccia Scarafoni – Brown è stata la principale studiosa di Beneventana, ossia della scrittura monastica cassinese che tra alto Medioevo e primi secoli del basso Medioevo ha caratterizzato non solo Montecassino ma tutto il Mezzogiorno d’Italia. La biblioteca conserva nel manoscritto degli atti della vita di San Mercurio uno degli esempi più illustri. A Virginia Brown si devono tantissime scoperte tra cui quella della Beneventana di Veroli, un scrittura Beneventana che a Veroli ebbe caratteri molto particolari”. 

Redazione Veroli