Veroli, è venuto a mancare Michele Franculli

[one_third]Franculli[/one_third] L’Amministrazione comunale si unisce al dolore della famiglia per l’improvvisa scomparsa di una personalità dalla grande vena artistica, Michele Franculli, che ha trovato nella città di Veroli l’ispirazione per la propria attività professionale e non solo. Il sindaco Simone Creataro e l’assessore alla Cultura Cristina Verro esprimono il cordoglio: “Esprimiamo un messaggio di vicinanza alla famiglia nella consapevolezza che la memoria di Michele, grazie alle sue innumerevoli opere, alcune delle quali donate alla città di Veroli ed esposte nel Palazzo comunale, resterà indelebile nella percezione cittadina”. Michele Franculli, nato a Palazzo San Gervasio, il 18 giugno del 1935, in provincia di Potenza, e viveva a Veroli. Tra i vari incarichi avuti, è stato responsabile del reparto Pittura di Cinecittà 3. Fra i suoi lavori più importanti si ricordano: “Cleopatra” di J. L. Mankiewicz, “Caccia alla Volpe” di V. De Sica, “La Bisbetica Domata” di Franco Zeffirelli, “Medea” di P.P. Pasolini, “Caligola” di T. Brass e altri. Ha lavorato anche per la televisione impegnandosi nella sua attività in “Leonardo Da Vinci”, La Vita di Giuseppe Verdi” e “Il Furto della Gioconda” di Renato Castellani. “Cosimo De Medici”, “Pascal”, “Cartesio” di Roberto Rossellini. “L’Orlando Furioso” di Luca Ronconi, “Puccini” e “Lulù” di Sandro Bolchi. Fra gli spettacoli per la televisione si ricordano ancora “Studio Uno”, “Fantastico”, “Domenica In”, “Bim Bum Bam”, “Guazzabuglia”, “I Fatti Vostri”. Dal 1970 al 1980 ha lavorato a “Commedie” di Eduardo Scarpetta e di Eduardo Di Filippo. Poi al “Bagaglino” con Pier Francesco Pingitore. E per finire a “Buona Domenica”, al Festival di Sanremo” e “Ciao Darwin” popolari trasmissioni televisive seguite da numeroso pubblico. Tanti sono a ricordare “I quadri di Michele”, per la loro capacità di dare rilevanza alla cultura contadina. I lavori dell’artista Franculli “sono poesia e speranza di un futuro che riporti la natura alla centralità che le spetta”. Franculli ha dipinto quello che più desiderava, debuttando a Milano e in giovane età allestendo personali a Chioggia ed a Roma. Proprio a Veroli, nell’estate scorsa, ha esposto le sue ultime opere presso la Galleria La Catena. Un’esposizione davvero originale, di cui in tanti apprezzarono il lavoro dell’artista e dell’uomo, dalla spiccata sensibilità verso la natura e la cultura contadina.