Veroli, il centrodestra si affida a Giancarlo Iaboni

A Veroli il centrodestra si affida a Giancarlo Iaboni. Il volto nuovo che dovrà risollevare le sorti di una compagine che fa acqua da tutte le parti è un giovanotto che incarna le parole di Rino Gaetano quando l’artista calabrese canta “…dcpci pcipsi plipri dcpci pcidc…”. Infatti Iaboni nel suo trascorso vanta numerose sigle quali Dc, Ccd, Udc, Circoli della Brambilla, varie liste civiche a sostegno di Campanari, D’Onorio e Cretaro, La Conca, Impegno civico e chi più ne ha più ne metta; tipico esempio di trasformismo locale. E’ volenteroso, si applica, Iaboni è una brava persona. Cinque anni fa si è candidato anche alle amministrative di Frosinone. Da qualche tempo Giancarlo avrebbe aderito a Forza Italia e sta lavorando alla ristrutturazione del partito azzurro a Veroli. Il problema però non è Iaboni che si impegna in occasione delle elezioni per poi sciogliersi come neve a 48 gradi, il problema è rappresentato da Gianfranco Rufa che si è candidato a sindaco più di tre anni fa e dopo aver partecipato alla competizione elettorale non ha saputo o non ha voluto costruire il centrodestra a Veroli oppure da Marino Diamanti che dopo essersi candidato a sindaco con l’UdC, sostenuto dalla lista Destra sociale, poco o niente ha fatto per il centrodestra se non partecipare sporadicamente ai consigli comunali. Ecco, i salti di Iaboni ormai sono quasi esibizioni da festival del teatro di strada, ad alcuni piacciono pure, mentre l’assenteismo dei due esponenti del centrodestra ha stancato. Veroli Nun Ve Reggae Più.

A. F.