Veroli cede a Trento nel finale

AQUILA Trento: Triche 13, Pascolo 12, Baldi Rossi 16, Bellan ne, Forray 8, Fiorito, Molinaro, Elder 16, Lechthaler, Spanghero 3. All. Buscaglia.
GZC Veroli. Sanders 9, Cittadini 10, Rossi 4, Tomassini 2, Samuels 19, Giammò, Blizzard 10, Casella 2, Fabiani ne, Carenza 10. All. Ramondino.

Arbitri: Moretti, Galasso, Marota.
Parziali: 17-17, 30-30, 45-50, 68-66.
Spettatori: 2.000 circa.

Al PalaTrento la Gzc cede il passo alla capolista Trento all’ultimo respiro e al termine di una partita che con un pizzico di fortuna in più poteva essere portata a casa. La formazione di Ramondino ha il grande merito di controllare la partita nei primi due quarti e piazzare l’allungo nel terzo. Il ritorno di fiamma dell’Aquila trascinata dall’ex Elder e soprattutto da Pascolo a tratti inarrestabile lasciano però la Gzc a mani vuote e con tanto rammarico per come si era messa la partita. Ma andiamo con ordine. Parte subito bene Trento trascinata di punti di Baldi Rossi. L’ex Torino e Virtus Bologna ne mette a segno otto in pochissimi minuti di gioco. Punti che spingono l’Aquila fino al 17-11. Veroli però non ci sta e prova a rialzare la testa trascinata dai suoi due americani Sanders e Samuels. Alla fine del primo quarto il punteggio è in perfetta parità: 17-17. Nel secondo parziale è ancora l’equilibrio a farla da padrone, Veroli comunque riesce a mettere diverse volte il naso avanti grazie alle giocate di Samuels tra i più positivi nella prima parte di gara. L’ex Lobe Huesca (Sapnish League) ne scrive a referto 13 al riposo lungo permettendo a Veroli di andare negli spogliatoi sul punteggio di 30-30. Una frazione dominata da errori da una parte e dall’altra, merito di due difese attentissime che concedono molto poco ai tiratori di turno. Al rientro dagli spogliatoi la partita vive ancora sul filo dell’equilibrio. Nessuna delle due formazioni riesce a piazzare il break decisivo. Trento ci prova con i punti dell’ex Bj Elder (40-36 al 25’) ma è solo un fuoco di paglia perché Veroli non molla di un centimetro. Anzi la formazione di Marco Ramondino trova in Blizzard e Samuels due cecchini inarrestabili che la spingono fino al 45-50 di fine terzo quarto. Ma è tutta la Gzc ad esprimere un buon basket al cospetto della capolista Trento. L’ultimo quarto si apre sotto il segno di Carenza. Il lungo di Castellaneta trova due triple fondamentali che spingono Veroli al massimo vantaggio del match (53-59 al 35’). Trento prova a reagire. Pascolo, Forray ed Elder ricuciono lo strappo (57-59 al 37’). La partita torna ad essere improvvisamente equilibrata. Veroli perde qualche pallone di troppo in attacco e va in affanno. L’Aquila dopo l’ennesima palla persa dalla Gzc trova prima la parità con Forray che dalla lunetta non sbaglia i due liberi per il fallo di Samuels (59-59), e poi addirittura il vantaggio con a firma dell’ex Elder (61-59). Samuels continua il suo show personale (61-61). A cento secondi dalla sirena finale è ancora tutto in ballo. Veroli non allenta la presa. Cittadini trova ancora i due punti del momentaneo –1 (64-63 al 39’). Dall’altra parte Forray si mangia la possibilità di mandare i titoli di coda al match mentre sul rovesciamento di fronte Tomassini non trova il canestro del sorpasso giallorosso ad una manciata di secondi dalla fine. Sul rovesciamento di fronte Sanders va a commettere fallo su Pascolo che dalla lunetta fa 2/2. L’ultimo possesso premia però Veroli: Blizzard trova la tripla della nuova parità a 4 secondi dalla sirena finale (66-66). Sembra over time invece al suono della sirena ancora Pascolo, su assist di Trichè, sigla i due punti che consegnano a Trento la vittoria. Per Veroli una beffa tremenda dopo aver accarezzato il sogno di tornare a casa con i due punti in tasca. Così fa veramente male. basketveroli.it