“Veroli bene comune” risponde a Cretaro

I componenti della lista “Veroli bene comune”, a sostegno di Danilo Campanari, rispondono alle dichiarazioni di Simone Cretaro.
«Abbiamo letto con interesse sulla stampa il programma elettorale del candidato sindaco Simone Cretaro. Si inizia con un preambolo che attacca i personalismi e a chi non lascia spazio ai giovani, riferendosi sicuramente a qualcuno che, però, è stato l’unico a dare la propria disponibilità a confrontarsi con le primarie in maniera democratica senza ricevere risposta da nessuno, giovani compresi.
Dunque, iniziamo con un po’ di populismo che non guasta mai. A seguire, si apprende che si vuol valorizzare le bellezze artistiche e storiche della nostra Veroli. Peccato che il proponimento ci arrivi proprio dall’attuale assessore alla cultura, in carica da anni. Che non se ne sia accorto finora o che non abbia potuto fare quanto avrebbe voluto? Chissà.
Poi, poli multifunzionali scolastici oltre il normale orario di scuola. Benissimo. Unico neo, chi paga il personale, che è già in servizio, che farà straordinari se è vero come sembra che le casse comunali piangono? Nuove assunzioni? Chi farà fronte ai nuovi stipendi? E perché, intanto, non paghiamo i conti aperti presso le librerie che hanno anticipato i libri obbligatori ai ragazzi? Staremo a vedere.
Infine, modernizzazione dell’apparato burocratico. A noi risulta che, a volte, i dipendenti dell’ufficio tecnico, e non solo, abbiano dovuto comprare persino la carta da ufficio, anticipando del denaro di tasca propria, e quindi dotare dei necessari nuovi strumenti elettronici gli uffici comunali la vedo duretta.
Ufficio relazione con il pubblico. Chi ci lavorerà? Anche questo è un servizio che sarebbe già dovuto essere in funzione da tempo e, soprattutto, ogni Sindaco non avrebbe bisogno di tale ufficio se fosse di piu’ in mezzo alla propria gente, ascoltandone i problemi quotidianamente. Speriamo vengano aggiunti altri punti al programma elettorale perché questi, personalmente, ci sembrano un po’ pochini e difficilmente spendibili.
Vedremo».