Veroli, alunni senza scuolabus “Manca il pulmino restano a piedi”

Alunni senza scuolabus rischiano di perdere ore di lezione o di dover andare a piedi come avveniva all’inizio del secolo scorso. Un gruppo di iscritti al Comprensivo 2, plesso Casamari, causa mancanza aule è stato dirottato dal Comune in località Scifelli. Nell’ex convento dei Padri Redentoristi, l’Ufficio tecnico ha ricavato già da un paio d’anni delle aule molto accoglienti e gli alunni ogni mattina devono raggiungere la nuova sede che dista circa 6 chilometri dalla principale. Questi stessi studenti sono però senza trasporto scolastico e i genitori sono obbligati ad accompagnare i figli non essendo garantito dal Comune il collegamento Casamari-Scifelli-Casamari.

Critiche da parte delle madri e dei padri nei confronti del Comune che dovrebbe assicurare il servizio alle famiglie.

“Un grave disservizio – hanno affermato alcuni genitori – Il Comune dovrebbe farsi carico e predisporre una navetta per tutti gli alunni iscritti a Casamari che frequentano la sede di Scifelli. Avendo previsto e realizzato i locali a Scifelli avrebbe dovuto assicurare contestualmente il trasporto scolastico. Non tutti hanno sempre la macchina e qualche alunno perde anche ore di lezione non potendo raggiungere Scifelli. Il Comune come si occupa del gasolio e del riscaldamento, degli ambienti interni ed esterni dei plessi, della sicurezza e delle uscite antincendio, deve occuparsi del trasporto scolastico senza scaricare sugli altri. Il Comprensivo Veroli 2 è in continua crescita, modello in tutta la provincia di Frosinone. Addirittura genitori residenti nei comuni limitrofi scelgono Veroli 2 per la formazione dei propri figli. Il Comune dovrebbe fare di tutto per permettere all’Istituto di lavorare proficuamente, di svilupparsi e di ampliarsi, di continuare a essere riferimento su tutto il territorio. Invece qualcuno anziché fornire servizi basilari alla collettività, come il trasporto scolastico, vorrebbe frenare le iscrizioni che ogni anno abbondano. Non vorrebbe risolvere il problema offrendo servizi agli alunni e alle famiglie ma vorrebbe dire agli stessi, magari forestieri, di iscriversi ad altre scuole”.

Redazione Digital