Università, 4 italiane nelle prime 200 al mondo

Le quattro migliori Università del mondo sono americane. Gli atenei anglosassoni continuano a spadroneggiare, ma le università dell’estremo Oriente sono in crescita e anche l’Italia dimostra di avere una maggiore competitività rispetto al passato, pur continuando a scontare alcune storiche inefficienze. È quanto si legge nella lista pubblicata in questi giorni dal sito topuniversities.com, considerato il più affidabile nella classificazione dei migliori atenei del mondo in base a una serie di parametri relativi a offerta formativa, ricerca e servizi proposti.

Ai primi quattro posti ci sono altrettante Università statunitensi, Mit, Stanford, Harvard e Caltech (California Institute of Technology). È un record: non era mai successo. Un risultato che viene consolidato dalla presenza nella top 20 di 11 atenei americani, tra i quali spiccano in ordine di importanza Chicago, Princeton, Yale e Columbia. L’università di Cambridge è la più importante tra quelle del vecchio continente, collocandosi al quinto posto, seguita dai “rivali” di Oxford e da due atenei di Londra: Ucl e Imperial College. Primo degli atenei non anglosassoni il Politecnico Federale di Zurigo. Tra le prime 20 anche il Politecnico Federale di Losanna, anche se la vera sorpresa è rappresentata dal 12° posto dell Nanyang Techological University di Singapore.

Proprio la città-Stato asiatica ha compiuto il più importante “balzo in avanti”, collocando nella top 20 anche la National University, una delle più giovani al mondo essendo stata fondata nel 1991. Ma è tutto l’estremo Oriente a crescere. Tra le altre Università asiatiche, la cinese Tsinghua si colloca al 25° posto, seguita in classifica dall’Università di Hong Kong e quella di Tokyo.

Per quanto riguarda l’Italia, rispetto all’anno scorso si registrano alcuni miglioramenti significativi. Per la prima volta nella storia di questa classifica, il nostro Paese riesce a piazzare quattro Università nelle prime 100: Politecnico di Milano (170°), Alma Mater di Bologna (188° posto) e al 192° posto a pari merito Scuola Normale e Scuola Sant’Anna di Pisa. Più indietro – ma in crescita di qualche posizione – La Sapienza di Roma (da 223 a 215), le Università di Padova (da 338 a 296) e Milano (da 370 e 325) e infine il Politecnico di Torino (salito al 307° posto). Gli atenei italiani sono cresciuti nelle performance scientifiche e nella ricerca, non abbastanza invece nel numero di docenti internazionali e nella proporzione tra professori e studenti.